Ven. Apr 19th, 2024

Forte maltempo a Reggio Calabria. Parecchi disagi e danni sono stati causanti da una bomba d’acqua che ha colpito la città di Reggio Calabria nel primo pomeriggio di oggi. Quasi 70mm di pioggia si sono abbattuti sulla città in meno di due ore. Il violento temporale s’è formato in Aspromonte e ha colpito la città in due fasi, prima da Sud e poi in modo più violento con forte vento settentrionale. Il mix di pioggia e vento ha devastato la città con allagamenti, alberi sradicati e danni ingenti. L’epicentro del maltempo è stato proprio nel centro della città, dove sono caduti ben 68mm di pioggia, mentre a Rosario Valanidi sono caduti 41mm di pioggia, a Gambarie 25mm, a Sant’Alessio 18mm, ad Arasì 13mm, a Cardeto 11mm e a Catona 5mm. Quindi la zona centrale e la zona meridionale della città sono state le più colpite, mentre ha piovuto meno sulle colline e nella periferia Nord.

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Tra i danni più seri, gli allagamenti al Museo Nazionale della Magna Grecia dove sono esposti i Bronzi di Riace: la struttura è stata chiusa e i Vigili del Fuoco stanno lavorando con le idrovore per liberare le sale dall’acqua. Molti altri locali del centro sono chiusi per allagamenti, tra cui i principali supermercati cittadini. Allagato anche il Lungomare e la tratta ferroviaria tra la stazione Centrale e la stazione Lido. La circolazione ferroviaria tra le stazioni ferroviarie di Reggio Calabria e Villa San Giovanni è sospesa da oltre due ore. Così i convogli a lunga percorrenza hanno accumulato ritardi sino a 100 minuti. Trenitalia ha attivato servizi sostitutivi con autobus tra Reggio e Villa San Giovanni per i viaggiatori dei treni Freccia 35547, Freccia 35542, IC 35549 e IC 35550

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Siclari, Falcomatà intervenga o si dimetta

«Quella di oggi non è una sorpresa ne un evento straordinario.  Sono eventi, purtroppo, che si verificano puntualmente, ogni anno, più volte l’anno. Chi amministra, sappiamo deve fare scelte di ordinaria e straordinaria amministrazione. Pochi mesi, si è verificato un evento simile, ed allora, avevo chiesto al Sindaco Falcomatà, tramite stampa, di chiedere al Capo del Dipartimento della Protezione civile, lo “stato di emergenza” non solo per i danni verificatosi in quel momento ma soprattutto per effettuare interventi straordinari di manutenzione con lo scopo di evitare ulteriori danni prevedibili come quelli riscontrati oggi».

Il senatore Marco Siclari non ci sta a vedere Reggio sommersa, per l’ennesima volta, dopo poche ore di pioggia. L’appello è chiaro ed è nuovamente rivolto a chi ha il potere e il dovere di cambiare lo stato attuale e, nel caso non fosse all’altezza del compito assegnatogli dai cittadini il senatore chiede le dimissioni.

«Stimiamo e apprezziamo tutti Giuseppe Falcomatà come persona, come cittadino reggino e come professionista ed in un contesto politico e amministrativo normale mi piacerebbe si presentasse alla città per chiedere la sua riconferma a scadenza naturale del suo mandato confrontandosi con il nostro candidato di centrodestra che sicuramente vincerà le prossime elezioni amministrative a Reggio Calabria. Vi è, però, un gravissimo problema che non lascia spazio alla grande simpatia o a rapporti di stima personale: Reggio Calabria, sta morendo lentamente e sotto gli occhi di tutti, per cui non vi è tempo per riflettere o rinviare le soluzioni.  Oggi, Reggio, ha necessariamente bisogno di risposte immediate, serie e concrete. In oltre 1.000 giorni di Sindaco della Città Metropolitana, Falcomatà, avrà sicuramente, avviato degli studi, dei progetti per risolvere i diversi problemi della città, tra i quali quelli che riguardano l’allagamento ad orologeria che coinvolge la città ogni anno. Qualora, però, il Sindaco non avesse pronti dei progetti risolutivi al problema da illustrare, “domani stesso”, alla città, si presenti a palazzo San Giorgio dimissionario. Un grazie ai volontari, ai cittadini che hanno prestato soccorso agli altri, alla prefettura, alle forze dell’ordine ed in particolare ai vigili del fuoco che hanno aiutato la città ad uscire dall’ennesimo dramma prevedibile», ha concluso il senatore azzurro.

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