Martedi 14 agosto, ore 11.36: è solo un attimo, il ponte crolla e si consuma la tragedia. Vite spezzate nel caldo atroce di Mezzagosto, storie interrotte da un destino spietato, famiglie devastate da una morte senza senso. E poi il dramma nel dramma: non sapere ancora sotto le macerie quanti corpi ci siano.
Si continua a scavare a Genova e il bilancio dei morti continua, purtroppo, a salire; alle vittime si sono aggiunti stamattina Cristian, Dawna e la piccola Kristal: di loro non si avevano notizie dal giorno del disastro e proprio oggi la loro auto è stata ritrovata completamente schiacciata sotto un grosso blocco di cemento che faceva parte del pilone crollato.
Intanto oggi la città si prepara ai funerali di Stato che saranno celebrati dal cardinale Angelo Bagnasco alla presenza delle più alte cariche dello stato a partire dal presidente Sergio Mattarella. Funerali solenni, però, per pochi; solo 18 bare, infatti, saranno benedette alla Fiera di Genova, i familiari delle altre vittime hanno scelto di ricordare i propri cari in forma privata, forse per sentirsi più vicini in un momento così doloroso o forse per ribellarsi, attraverso il risentimento e la riservatezza, a uno Stato che non ha fatto quello che doveva per proteggere i propri figli. Contro le passerelle dei politici c’è il dolore ma anche la rabbia, una collera silenziosa per reclamare una giustizia che, certo non potrà restituire nulla, ma che, oggi più che mai, è assolutamente doverosa.
Tutta la penisola, intanto, si unisce al lutto nazionale proclamato a Genova; fermo il porto della città ligure, chiusi i vari negozi e, nel rumore assordante del silenzio, si spegneranno stasera tutte le luci, dalla Mole di Torino al Colosseo di Roma.
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FRANCESCA CLEMENO|redazione@telemia.it
