L’ostinazione a volte paga come il caso del sindaco di Cinquefrondi. E Michele Conia lo aveva anche detto che non avrebbe abbassato la testa di fronte alla minaccia del ricorso al TAR di “Camassa Ambiente”. Promessa mantenuta perché il Tribunale Amministrativo di Reggio Calabria gli ha dato ragione. Una battaglia iniziata lo scorso anno in prefettura con l’invito a proseguire nel servizio sino alla scadenza naturale del contratto. Proseguita successivamente in ambito amministrativo con l’ordinanza ed urgente firmata dal sindaco in relazione ai servizi minimi essenziali da portare avanti per ragioni legate alla salvaguardia dell’igiene pubblica. Un atto molto indigesto per l’azienda privata che ha è passata alle vie legali ricorrendo davanti al Tar di Reggio Calabria. Ieri la buona notizia per il sindaco e la comunità di Cinquefrondi. Ricorso respinto e primo cittadino esultante. “Una vittoria importante – osserva Conia – che dimostra che il bene comune e pubblico può (e dovrebbe) prevalere sull’interesse privato. Sono orgoglioso di aver difeso, con coraggio, dei padri di famiglia e la mia Cinquefrondi, di averlo fatto in modo concreto e di aver dimostrato che è possibile non abbassare la testa davanti ai privati”.
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