Gio. Mar 28th, 2024

La serie che racconta la storia di integrazione nel piccolo paese della Calabria è pronta da tempo ma la Tv di Stato ha fermato tutto perché il sindaco Lucano è sotto indagine

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Un tweet, scritto di domenica mattina, uno sfogo nel quale ha denunciato il silenzio intorno al suo progetto. È in questo modo che Beppe Fiorello ha voluto accendere i riflettori sulla fiction Riace, da lui interpretata e che sarebbe dovuta andare in onda sulla Rai. «Non è la prima volta che una mia #fiction viene bloccata – scrive -, anni fa le #foibe, il governo di allora non gradì, poi la storia di #graziellacampagna, l’allora Min. della Giustizia si indignò, ora #Riace, bloccata perché narra una realtà e nessuno/a dei miei colleghi si fa sentire». Il tweet ha ricevuto molti attestati di solidarietà e di stima, alternati ad altri di critica. 

 

 

Questa mattina è arrivata la replica della Rai che precisato che «non esiste alcun blocco della messa in onda. La fiction è stata semplicemente sospesa dal palinsesto in quanto, come da tempo è noto, al sindaco Lucano è stato recapitato un avviso di garanzia da parte della Procura di Locri per alcuni presunti reati collegati alla gestione del sistema di accoglienza. Non appena – scrivono in una nota – la magistratura comunicherà le sue decisioni finali in merito all’indagine, il Servizio Pubblico adotterà i provvedimenti conseguenti».  

 

Il film in due puntate sulle foibe, Il cuore nel pozzo girato in Montenegro nel 2004, andò in onda su Rai 1 il 6 e 7 febbraio 2005 con il forte appoggio dei Alleanza Nazionale, che allora era al governo con Berlusconi, e non mancarono le polemiche. La programmazione de La vita rubata la fiction che ricostruisce l’omicidio mafioso della diciassettenne Graziella Campagna, venne bloccata dal ministro della Giustizia dell’epoca Clemente Mastella. Sarebbe dovuto andare in onda il 27 novembre 2007 ma il Viminale fermò tutto perché per il 13 dicembre era attesa la sentenza di appello degli assassini. La vita rubata andò poi in onda su Rai 1 il 16 e 18 dicembre 2009.  

 

Questa volta tocca a Tutto il mondo è paese, la ricostruzione dell’esempio di integrazione realizzato a Riace dal sindaco Mimmo Lucano. Il piccolo borgo dell’Alta Locride è infatti tornato a vivere grazie all’inserimento del tessuto sociale di profughi e immigrati regolari , diventando un modello e la cui storia ha fatto il giro del pianeta. Nel 2016 Lucano fu inserito da Fortune tra le cinquanta personalità più influenti al mondo. E mentre Fiorello ha più volta invitato tutti ad andare a Riace per conoscere quelle persone così da capire, la fiction è sparita. A pesare su questa vicenda è infatti arrivata l’indagine della magistratura. 

 

 

 

Nonostante ciò, il 7 settembre il deputato del Partito democratico aveva presentato un’interrogazione alla Commissione di vigilanza Rai firmata anche da Carla Cantone, entrambi sono da tempi vicino al progetto del sindaco Lucano, per chiedere lumi. La risposta della Tv di Stato è arrivata questa mattina tramite nota stampa. Ancora non ha risposto invece il ministro dell’Interno Matteo Salvini ai quali i due dem si sono rivolti, anche a fronte del ritardo nello sblocco dei fondi che il Comune avrebbe dovuto ricevere per i suoi progetti. C’è anche una petizione lanciata dal Comitato Possibile Costa dei Gelsomini che chiede che la fiction arrivi sugli schermi della Rai. 

lastampa

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