Gio. Mar 28th, 2024

Si è concluso con l’assoluzione “per non aver commesso il fatto” il processo in abbreviato a carico di Giuseppe Strangio, già direttore delle Poste di Siderno, imputato per l’ipotesi di impiego di denaro di provenienza illecita con l’aggravante di aver commesso il fatto per favorire la ‘ndrangheta. La sentenza è stata emessa dal Gup di Milano, Giulio Finales, all’esito della camera di consiglio, che si è tenuta dopo la discussione in cui la Procura ha richiesto la condanna a 9 anni di reclusione mentre la difesa del 59enne originario di San Luca, rappresentata dall’avv.Leone Fonte, ha chiesto l’assoluzione con formula ampia e ha ribadito l’estraneità del proprio assistito da contesti equivoci, rilevando l’insussistenza di elementi a riscontro dell’ipotesi investigativa, evidenziando ancora una volta la provenienza lecita del denaro per come chiarito attraverso una copiosa documentazione a discarico . La Procura contestava a Strangio, in concorso con altri indagati, l’uso di circa 220 mila euro, denaro ritenuto di dubbia provenienza, per l’acquisto della farmacia Caiazzo sita in Milano. A dare notizia Rocco Muscari in un articolo apparso oggi su Gazzetta del Sud.

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