Mer. Apr 24th, 2024

L’Assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali, riunitasi a Reggio Calabria, ha approvato un ordine del giorno sul quadro finanziario pluriennale, sulla Politica di Coesione e sulla Politica agricola comune 2021-2027. Alla riunione erano presenti i presidenti Nicola Irto (Calabria), Giuseppe Di Pangrazio (Abruzzo), Vito Santarsiero (Basilicata), Simonetta Saliera (Emilia-Romagna), Antonio Mastrovincenzo (Marche), Salvatore Micone (Molise), Nino Boeti (Piemonte), Donatella Porzi (Umbria) e dai vicepresidenti Devid Porrello (Lazio), Carlo Borghetti (Lombardia), Lorenzo Ossanna (Trentino Alto Adige) e Bruno Pigozzo (Veneto). La riunione è stata presieduta dalla coordinatrice Rosa D’Amelio (Campania). L’Assemblea, è detto nel testo dell’odg, “ritiene non sufficienti le risorse finanziarie stanziate nella proposta di bilancio della Commissione europea dello scorso 2 maggio, ritenendole non adeguate a conseguire sia gli obiettivi stabiliti nei Trattati, tra i quali la coesione economica, sociale e territoriale, che ad impegnare risorse sufficienti a rendere l’Europa competitiva a livello globale (ricerca, innovazione, digitale, nuove tecnologie, trasporti) e resiliente rispetto alle emergenze del momento: difesa e sicurezza comune, cambiamento climatico, gestione dei flussi migratori e delle frontiere esterne. A risorse sostanzialmente invariate, al contrario – è detto nell’ordine del giorno – la proposta della Commissione potrà far fronte alle nuove sfide solo sottraendo risorse ad altre priorità politiche”. L’Assemblea, inoltre, “ritiene necessario che il bilancio dell’Ue 2021-2027 sia fissato almeno all’1,3% del Reddito nazionale lordo dell’Ue a 27, rispetto al proposto 1,11%, al fine di contemperare il mantenimento dei risultati positivi sulle politiche tradizionali e la capacità di far fronte alle nuove necessità” ed esprime “perplessità a che la proposta della Commissione comporti direttamente una riduzione del bilancio della politica agricola comune e della politica di coesione, rispettivamente del 15% e del 10%, settori che hanno dimostrato di avere un importante valore aggiunto europeo, che rappresentano il più visibile collegamento con i cittadini”.
“L’Europa è la nostra radice, il nostro presente ed il nostro futuro”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Calabria Nicola Irto aprendo a Reggio i lavori del seminario. Irto, soffermandosi sulla risoluzione approvata al termine della sessione plenaria dell’Assemblea, ha lanciato l’allarme sulla riduzione delle politiche di coesione “caratterizzata, da una parte – ha detto – con la riduzione del Bilancio, e dall’altra, dalle modifiche dei termini di rendicontazione della certificazione della spesa”. “Si rischia di avere, alla già esistente Europa di serie A, e di serie B – ha sostenuto il presidente del Consiglio regionale calabrese – anche un’Europa di serie C. Che fine ha fatto – si è chiesto poi Irto – il sogno dell’Europa, ispirata a quei principi di coesione, uguaglianza e solidarietà sui quali si è fondata?. È in atto una deriva populista e nazionalista che mira di distruggere queste radici. Strada della disgregazione che non intendiamo percorrere”, ha concluso Irto, richiamandosi al preambolo politico contenuto nella risoluzione della sessione plenaria “nel quale è ribadito il forte radicamento e la inderogabilità delle istituzioni per le quali lavoriamo”.

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