Ven. Mar 29th, 2024

Si apre uno spiraglio nel caso di Sissy Trovato Mazza. Il Gip Barbara Lancieri del Tribunale di Venezia, a due anni esatti dall’episodio nel quale l’agente di Polizia Penitenziaria di Taurianova, in servizio al carcere femminile della Giudecca, fu ritrovata gravemente ferita alla testa da un colpo di pistola, all’interno dell’ascensore del reparto di pediatria del Padiglione Jona dell’ospedale Civile, ha deciso l’avvio di nuove indagini. Quindi il caso è ufficialmente riaperto.

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A chiedere con insistenza che la vicenda non venisse archiviata è stato l’avvocato Fabio Anselmo, tra l’altro compagno della sorella di Stefano Cucchi e difensore della famiglia roman, che in questo momento sta assistendo anche la famiglia dell’agente penitenzaria. Sissy, che continua a versare in gravi condizioni, è tornata a vivere in Calabria.

“Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato l’avvocato Fabio Anselmo – e speriamo che si faccia in tempo ad acquisire tutti i dati. Si tratta di un passaggio estremamente importante per fare chiarezza e cercare la verità”.  

La famiglia da tempo sostiene che qualcuno abbia provato a ucciderla, mentre inizialmente era emersa l’ipotesi di un tentato suicidio. Ora gli atti sono stati rinviati alla Procura, a cui spetterà di fare luce su una vicenda dalle molte ombre.

La scorsa settimana c’era stato un sit-in di protesta organizzato dal comitato civico pro “Sissy”, davanti al ministero di Grazia e Giustizia a Roma per chiedere verità sul giallo dell’agente penitenziaria. La protesta davanti al palazzo di via Arenula si era concluso con l’incontro tra il ministro Alfonso Bonafede e il padre della ragazza con le rassicurazioni finali del responsabile del dicastero. Il ministro ha assicurato di prendere visione del caso di Sissy e aveva rimandato all’incontro ufficiale in data 6 novembre presso il ministero della Giustizia. Ora qualcosa si muove.

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