Ven. Apr 19th, 2024

«Quello di oggi è solo un giro di ricognizione per dimostrare l’attenzione del Governo nazionale verso questa terra piena di criticità. Nei prossimi giorni interesserò i ministeri competenti sulle problematiche segnalatemi dagli amministratori comunali stamani e conto di tornare a gennaio per dedicare una giornata intera alla Calabria».

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Quando il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte arriva alla sede dell’ostello della gioventù di via Garibaldi, sorto su un bene confiscato alla ‘ndrangheta, sono le 12,30. E’ in ritardo sulla tabella di marcia, ma si sofferma volentieri, prima di incontrare gli organi di stampa, con alcune decine di sostenitori e militanti del Movimento 5Stelle che lo accolgono con un caloroso applauso e gli rivolgono attestati di stima e di affetto.

Grazie all’ottimo lavoro svolto dal personale del Commissariato di P.S. di Siderno e della Polizia Stradale e Municipale, tutto fila liscio, colmando anche alcune lacune organizzative che hanno visto, nel volgere di ventiquattr’ore diversi cambiamenti del programma, anche dal punto di vista logistico.

Della preannunciata e mancata visita all’ospedale abbiamo già scritto, ma ci hanno pensato i sindaci, che lo hanno incontrato alle 11 nella sede del Gruppo dei Carabinieri diretto dal Colonnello Gabriele De Pascalis, a sensibilizzarlo sulle problematiche del territorio.

Conte si concede a un rapido giro di domande dei giornalisti: sanità e legalità i temi trattati, ma c’è spazio anche per l’atteso incontro di domani con la Commissione Europea, alla quale cercherà di far metabolizzare la manovra economica (indigesta, per ora) dell’esecutivo da lui guidato.

«Non ho particolari timori – ha detto Conte, nel rispondere al cronista – e ho delle buone argomentazioni da far valere».

A un collega che gli chiede se ritiene utile l’attuale legge che prevede  lo scioglimento per infiltrazioni mafiose dei consigli comunali, Conte, accompagnato dal Prefetto di Reggio Calabria Michele Di Bari, risponde in maniera generica, auspicando che «Anche in territori difficili come San Luca, il Governo dovrà garantire tutte le condizioni per poter tornare a eleggere una propria amministrazione comunale».

Glissa soltanto sulla domanda di un altro collega che gli chiede lumi sulla conferma o meno di Massimo Scura a commissario della sanità calabrese.

E così, dopo il “rompete le righe” dei numerosi giornalisti presenti, Conte visita l’ostello della gioventù, prima di una rapida affacciata a palazzo Nieddu del Rio-Teotino, luogo del più famigerato omicidio di un politico per mano mafiosa, ovvero l’uccisione di Franco Fortugno, avvenuta 13 anni fa.

In precedenza, come dicevamo, aveva incontrato i sindaci della Locride, i quali, con una delegazione composta dal presidente del comitato esecutivo di AssoComuni Locride Rosario Rocca, e da quello dell’assemblea Franco Candia, unitamente ai sindaci di Locri Giovanni Calabrese e Caulonia, Kety Belcastro, gli hanno consegnato un documento in cui si esprime fiducia e apprezzamento per la visita odierna, sottoponendo al capo del Governo alcune priorità essenziali per il territorio, chiedendo, contestualmente, l’istituzione di un tavolo di raccordo interministeriale finalizzato al superamento delle criticità più evidenti, come il diritto alla salute, e la garanzia dei livelli essenziali di assistenza, superando le criticità emerse da tempo dagli accertamenti svolti dagli ispettori ministeriali, il lavoro, al fine di superare la crescente tendenza all’emigrazione, specie tra i più giovani, il diritto alla mobilità, con le grandi incompiute come il completamento della variante “B” della statale 106 e la ricostruzione del ponte sull’Allaro, il turismo, specie quello legato ai beni culturali, che stenta ad affermarsi, e la maggiore attenzione per le periferie, col mantenimento degli investimenti previsti dal “decreto periferie” dell’allora Governo Gentiloni, «Sui cui progetti cantierabili – hanno scritto gli amministratori- sindaci e apparati burocratici comunali si stavano energicamente adoperando» e che «sembrano ora essere messi a repentaglio con il sopravvenuto avvio delle revoche di finanziamento, nell’ambito del decreto “Milleproroghe”».

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