Mar. Apr 23rd, 2024

Uno dei momenti cruciali, nella decennale lotta per il controllo e il governo del territorio, da parte delle Istituzioni contro la criminalità organizzata, è certamente quello della Politica Urbanistica delle Città. Per queste ragioni, proprio in prossimità del 22 novembre 2018, a distanza di un anno dal giorno in cui l’Amministrazione Comunale di Marina di Gioiosa Ionica, democraticamente eletta, è stata spazzata via con un colpo di spugna, con un teorema costruito da parte di pezzi dello Stato, si è scelto di offrire una riflessione su questo tema fondamentale per la vita della comunità civica e su quello che, in quattro anni di impegno politico-amministrativo, senza sosta, è stato portato avanti e realizzato, avendo come esclusivo riferimento Marina di Gioiosa Ionica e il suo futuro.

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La compagine di governo aveva messo al centro della propria attività un nuovo concetto di Urbanistica, che intendeva restituire alla collettività il più prezioso “Bene Comune”, il Territorio e il Governo dei suoi cambiamenti e del suo utilizzo.

Il bilancio di quattro anni di Governo vedeva un importante e significativo attivismo dell’esecutivo municipale in questo ambito, che non si limitava ad una fredda lettura dello stato di fatto, ma rilanciava e rivendicava un nuovo protagonismo, con progetti e impegni di alto profilo.

E’ stato, di fatto, completato l’iter per l’adozione del Piano Strutturale Comunale e del Piano Comunale di Spiaggia. Ci si è resi protagonisti nell’avvio del Contratto integrato di Costa e di Fiumare della Locride. Vi è stata una partecipazione attiva alla stesura dei Piani Paesaggistici. E’ stato dato impulso per l’aggiornamento del Piano Comunale di Protezione Civile. Si è aderito ai principi per il contenimento del consumo di suolo o, con una frase più ad effetto, del “Consumo di suolo zero”. Intensa e costruttiva è stata la partecipazione per la stesura del Piano Regionale dei Trasporti. E’ stato sottoscritto un significativo protocollo di intesa con Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV), che ha consentito, tra l’altro, di ospitare, in due anni, oltre settanta laureandi, con i loro docenti.

Contenimento del consumo di suolo, rigenerazione urbana, cooperazione territoriale, hanno rappresentato gli indirizzi per governare le trasformazioni del territorio nella direzione della sostenibilità ambientale, dell’equità sociale, della vivibilità nella città. 

La redazione di tutti i Piani Urbanistici e degli altri strumenti di pianificazione era ispirata alla visione di unitarietà ed integrazione territorio/paesaggio e portava alla identificazione di strategie fondate sulla valorizzazione e riappropriazione dei tratti identitari e sulla conservazione e valorizzazione sostenibile delle risorse naturali. 

I mesi che si avevano difronte avrebbero dovuto essere particolarmente ricchi e vivaci per nuove attività e azioni, sempre in ambito urbanistico.

Si sarebbe consolidato il Contratto integrato di Costa e di Fiumara, nuovo ed importante strumento urbanistico per il governo delle trasformazioni e l’uso del territorio e del patrimonio idrico, per un bacino che va da Caulonia ad Ardore e che colloca il territorio della Valle del Torbido in posizione strategica rispetto a quello che finalmente comincia a delinearsi come un comprensorio, la Locride, realmente omogeneo anche e soprattutto sotto il profilo urbanistico.

Ancora.
Il Piano Regionale della Mobilità e dei Trasporti, approvato in via definitiva a luglio del 2016 dal Consiglio Regionale, conteneva nel proprio contesto due elementi progettuali nati nel nostro territorio e non calati dall’alto, frutto di una intensa e proficua interlocuzione con l’Assessore Regionale al ramo:

  1. La Ciclovia della Valle del Torbido e della costa da Caulonia ad Ardore.
  2. Il Polo Logistico Multimodale, che ricade nell’area di incrocio tra la ss 682 e la nuova ss 106, in grado, se realizzato, di trasformare profondamente il nostro intero comprensorio. 

L’idea di un’area di movimentazione e stoccaggio merci, già individuata dall’Amministrazione Macrì e da noi sviluppata, nasceva dalla necessità di razionalizzare e meglio organizzare la catena “Trasporto-Distribuzione” avvertita lungo il litorale costiero jonico, per la parte interessata dai flussi veicolari legati alla Superstrada Jonio-Tirreno . 

Si sarebbero portati a compimento e approvati definitivamente il Piano Strutturale e il Piano Comunale Spiaggia.

Avrebbero trovato ulteriore sviluppato le progettualità di altissimo livello per quanto riguarda il Parco Urbano, con l’ausilio dei giovani dello IUAV.

Progetti estremamente impegnativi, che richiedono la consapevole adesione di ognuno a portarli avanti ed a proteggerli dalle numerose insidie che ne ostacoleranno il cammino.

Di tutto questo, da un anno, ormai, non si ha più notizia.

Nessuna novità sullo stato dell’arte dei piani urbanistici del Comune di Marina di Gioiosa Ionica. Snodo dirimente sulla reale volontà di alzare una barriera alla pervasività della criminalità organizzata.

Su questi temi è calato il più assoluto silenzio e la totale inerzia di chi gestisce oggi il Comune.

La maggiore responsabilità, per tutto questo, va addebitata alle istituzioni dello Stato che, avendo avuto la pretesa di sostituire, brutalmente, la Democrazia e la Politica con la burocrazia, mostrano di mancare di capacità e competenze e di svolgere un ruolo che non gli è proprio.

Un po’ come dire che, visto che all’ospedale di Locri, considerato il ruolo pervasivo che la criminalità organizzata ha avuto nel corso dei decenni e mancando diversi dirigenti di discipline mediche, si decidesse, per legge, che in Sala Operatoria, a sostituire l’Ortopedico, il Chirurgo o l’Anestesista, su proposta del Prefetto e del Ministro degli Interni, il Presidente della Repubblica, per decreto, ci mandasse uno, o meglio tre impiegati della Prefettura.

Si era tentato di  cambiare l’agenda del dibattito Politico, concentrando le energie sulle questioni, non poche, che affliggevano ed affliggono la realtà civica e individuando possibili soluzioni.

Rivendichiamo, oggi, con fermezza il nostro ruolo, Politico, di governo del territorio, nel quale la “legalità” passava, anzitutto, attraverso la “Giustizia”. Per come prevede la Costituzione della Repubblica Italiana.

Ci auguriamo che questi sforzi non vengano dispersi, prima che arrivi l’alluvione a portare via tutto quanto.

 

l’ex Amministrazione Comunale di Marina di Gioiosa Ionica

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