Gio. Mar 28th, 2024
SIMBOLICA GIUSTIZIA AGENZIA BETTOLINI (Agenzia: DA RACHIVIO) (NomeArchivio: PAV-G1ig.JPG)
Si é concluso con quattro ergastoli e condanne da due a 30 anni di reclusione il processo denominato “Conquista” su due omicidi di matrice mafiosa accaduti nel vibonese nel 2004 e nel 2005 e su un’intimidazione messa in atto ai danni dell’imprenditore Pippo Callipo, titolare di un’industria di conserve alimentari e di varie attività economiche e ricettive.
Il processo, in cui era imputate complessivamente nove persone, si é svolto col rito abbreviato davanti al Gup distrettuale di Catanzaro, Barbara Saccà. La pubblica accusa é stata sostenuta dal sostituto procuratore della Dda Antonio Di Bernardo.
Il carcere a vita é stato inflitto ai fratelli Pasquale, Domenico e Nicola Bonavota, affiliati all’omonima cosca della ‘ndrangheta, e ad Onofrio Barbieri, tutti accusati di essere stati coinvolti, a vario titolo, negli omicidi di Raffaele Cracolici e Domenico Di Leo, avvenuti a Pizzo e a Sant’Onofrio, centri del vibonese, rispettivamente, il 4 giugno del 2004 e il 12 luglio del 2005.
A 30 anni di reclusione é stato condannato Francesco Fortuna, accusato di avere partecipato all’assassinio di Cracolici.
Per l’intimidazione ai danni di Callipo (11 colpi di pistola contro il cancello d’ingresso del “Popilia Country Resort”) sono stati comminati quattro anni di reclusione a Domenico Febbraro, esecutore materiale del danneggiamento, messo in atto, secondo l’accusa, su mandato di Domenico Bonavota.
Print Friendly, PDF & Email