Ven. Apr 19th, 2024

Doppio vantaggio per i pugliesi nei primi venti minuti. I lupi agguantano il pareggio all’ottantesimo. Ma Falco chiude i conti e finisce 2-3. È la seconda sconfitta consecutiva per i rossoblù

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La sfida tra Cosenza e Lecce non è mai banale. La 12esima giornata di serie B è l’eccezione che conferma la regola. Dal San Vito Marulla il Lecce porta a casa tre punti al termine di una partita ricca di emozioni e avida di momenti di noia. Il 2 a 3 dei pugliesi è frutto di una gestione dell’incontro per 75 minuti accorto, poi dove non arriva la forza dei giallorossi, come succede spesso in questa stagione, una pezza ce la mette l’estremo difensore rossoblù. Sul goal vittoria di Falco, Saracco non è esente da colpe. La palla gonfia la rete scivolando alla sua destra e negando al Cosenza la gioia di poter fare punti dopo una lunga rincorsa. Sì perché il Lecce ci mette cinque minuti a blindare il risultato. Al settimo del primo tempo è già avanti con il goal Venuti, poi al dodicesimo raddoppia Palombi. Il Cosenza inizia un lungo assedio che si concretizza in un momentaneo pareggio grazie alla doppietta di Tutino prima del gola vittoria di Falco, subentrato nel secondo tempo al posto di La Mantia.

 

IL MATCH Il primo fischio d’inizio per il Cosenza con la punta Riccardo Maniero, fuori per scelta tecnica, coincide con il peggior avvio dei calabresi in serie B. La squadra di Fabio Liverani al San Vito Marulla al settimo minuto già esulta per il vantaggio. Il terzino Venuti riceve dal fondo destro la palla, ha due possibilità: metterla dentro o provare il tiro dalla distanza. Opta per la seconda e con un tiro destro tanto velenoso quanto preciso trafigge Saracco. Il tiro è imparabile, ed è solo il preludio di una mezzora tutta griffata Lecce. Sono sempre i pugliesi a tenere in mano il pallino del gioco. Non lasciano all’undici di Braglia il tempo di ragionare. Mancosu e Arrigoni incastrano il gioco dei padroni di casa e dettano i ritmi dei leccesi. La prima sortita d’attacco dei rossoblù si trasforma in un contropiede fulmineo del Lecce. Petriccione raccoglie l’assist che arriva dalle retrovie, calibra il cross in corsa per Palombi che si libera della marcatura e tira a giro. Secondo tiro per il Lecce e secondo goal. Il Marulla è gelato più che dal clima dai due goal nel giro di venti minuti. La dea bendata bacia i padroni di casa ed evita che al rientro negli spogliatoi i goal a favore del Lecce fossero tre. L’azione è praticamente perfetta, il triangolo tra le due punte La Mantia e Palombi è perfetto ma finisce con un tiro di quest’ultimo a pochi centimetri dal palo della porta difesa da Saracco. Fischiano i quasi settemila tifosi del Cosenza ed il Lecce soddisfatto del risultato arretra il baricentro. Il pressing del Cosenza è fatto però da verticalizzazioni ben controllate dalla difesa del Lecce e calci d’angolo non sfruttati al meglio. E quando il cross arriva dentro, il portiere del Lecce, dimostra di essere presente con una parata su colpo di testa di Pascali che vale quanto un goal. Al rientro in campo si rivedono tra gli 11 in campo del Cosenza, Maniero e Baez. Sostituiscono D’Orazione e Di Piazza entrambi impalpabili nel primo tempo. Cambia ritmo il Cosenza e dopo 20 minuti arriva il goal del pareggio. La mette dentro Gennaro Tutino che mette dentro di testa su assist di Garritano. È la prima sbavatura della linea di difesa del Lecce, impeccabile fino al sessantaduesimo. Non mancano le occasioni da una parte e dall’altra, ma è il Cosenza che nel secondo tempo prova a rimediare un primo tempo regalato agli ospiti. Braglia gioca il tutto per tutto e mette dentro la terza punta Allan Baclet. Proprio lui recupera la palla che lanciata lunga a Baez permette all’esterno di metterla al centro dell’area leccese. All’appuntamento con il secondo goal Tutino risponde ancora presente e questa volta i fischi del primo tempo diventano applausi. Gioia che però dura poco. Falco è rapido a sfruttare un liscio del centrocampo rossoblù e si invola verso la porta, calcia di destro e trova la rete. Il goal vittoria vale tre punti ai pugliesi, al Cosenza l’ennesimo boccone amaro da mandare giù.

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