Gio. Mar 28th, 2024

Dopo il Bari ecco l’Acr Messina. Per l’ ultima volta in casa a Roccella: Scorrano “rivedrà” il centrocampo.

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La settimana del dopo-Bari prosegue con la consueta determinazione per gli amaranto di Umberto Scorrano: la gara nel capoluogo pugliese ha marcato un netto risultato per i padroni di casa, che costituiscono una vera e propria corazzata nel panorama del girone I della quarta serie, avviati verso una sempre più probabile vittoria del campionato. Il Locri, sceso in campo con il consueto 4-3-3, che, con il senno del poi, è apparso un po’spregiudicato rispetto all’organico barese, si è comunque disimpegnato per come meglio ha potuto, specie dopo il vantaggio barese dopo solo 7’: la gara, in ogni caso, non sarebbe stata, probabilmente, considerata la caratura degli avversari,  alla portata degli amaranto nemmeno con una disposizione in campo diversa e più accorta. E’ stata comunque un grande ed irripetibile giornate di festa e di sport per la carovana locrese, alla fine con oltre 400 tifosi assiepati sulle tribune dell’enorme “San Nicola” a fare incessantemente il tifo per l’undici di un’emozionata Antonella Modafferi.

Domenica si ricomincia (ancora al “Ninetto Muscolo” di Roccella Jonica, forse per l’ultima volta) con un’altra gara di grande rilevanza: da blasone a blasone arriva l’Acr Messina, storica compagine della città dello Stretto, con trascorsi anche nella massima  serie. L’ultima volta del Locri in casa contro il Messina risale alla stagione 1997/98 e fu uno zero a zero, con i peloritani di mister Ruisi lanciati verso la vittoria di quel campionato ed il balzo in C2 (con Pannitteri senior, padre del giovane under locrese, in campo con i giallorossi).

E’ chiaro che la gara, considerata la precaria classifica dei messinesi (soltanto quattro punti, anche se con una gara in meno), si presenta difficile, tenuto conto che le aspirazioni del Messina non erano certo quelle di veleggiare nelle posizioni di coda della classifica e, quindi, cercherà di risalire la china. Il Locri, dal canto suo, vuole mettere altro fieno in cascina, riprendendo a far punti dopo la parentesi barese.

E’ presumibile che Scorrano riveda qualcosa, in particolar modo nella zona mediana, che a Bari è apparsa alquanto compassata e non ha retto l’urto delle trame della capolista: si vuol dire, in altri termini, che il ritmo deve salire e ci si potrebbe orientare in questa direzione.

CARMINE BARBARO | Gazzetta del Sud

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