Ven. Mar 29th, 2024
ASSOCIAZIONE ESCURSIONISTICA“Gente in Aspromonte”FEDERAZIONE ITALIANA ESCURSIONISMO

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 DAL PROGRAMMA ESCURSIONI 2018

 Il Pettine dell’Aspromonte

(I Crinali)

 Domenica 9 dicembre

Il Crinale della Regina dell’Aspromonte

Conosciamo la nostra terra, ne conosciamo i profumi, i luoghi, ma non sempre conosciamo i meravigliosi miti e le misteriose leggende che avvolgono l’Aspromonte. Un itinerario unico per sentirsi avvolti dalla natura, dalla storia, dalle grandi viste paesaggistiche, insomma non un posto qualunque, con una famosa Pietra incastonata su una dorsale che da sempre evoca racconti e leggende. Più saliamo e più ci sentiamo parte di questa natura selvaggia e incontaminata; dall’alto della valle, persi nella foresta, possiamo ammirare la costa jonica ed in questa dimensione di pace ci sentiamo abbracciati da tutti gli elementi della terra. Qui ogni rupe, ogni corso d’acqua, ogni pianoro ha un suo nome preciso, che significa tanto, che evoca tanto. Tra queste sorge la maestosa Pietra Cappa, la regina dell’aspromonte.

Raduno ore :  9.00 Centro Commerciale di Bovalino

 Ore: 9.15 partenza per Natile Superiore

 Ore: 10.00 partenza escursione

 Il Crinale della Regina dell’Aspromonte

Tempo: Ore  5.30                                                   Località: Natile Vecchio

Dislivello: 320 slm 760                                           Comuni: Careri

Difficoltà: E. Escursionistico        

Descrizione ItinerarioDalla piccola piazza di Natile Superiore ha inizio il più interessante itinerario di salita verso la vallata delle Grandi Pietre veri monumenti di roccia, la più imponente Pietra Cappa, plasmati dall’acqua e dal vento con millenario accanimento; in questo incredibile intrigo di vegetazione e rocce si snoda uno dei luoghi più pittoreschi dell’Aspromonte.Si sale a sinistra da via Brindisi, si attraversa l’abitato verso monte deviando poi a sinistra per un sentiero in piano tra coltivi. Si percorre il sentiero ben selciato su brevi saliscendi. Al vallone “Linardelli” si continua su per una breve salita, arrivati al pianoro “Serru du stinco” la sterrata inizia a scendere; percorrendola per circa 10 minuti fino al “ Passo Sergi”, si supera agevolmente il vallone “Juderio” e poi si intraprende un ripido sentiero che sale zig-zagando tra una vegetazione arborea dominata dal leccio insieme ad arbusti come l’erica, il mirto, il lentisco, il corbezzolo. Passando dalla parte bassa di pietra “Treppusi”, si prosegue su un viottolo un tempo molto battuto dai natilesi che dal paese affrontavano la dura fatica dell’ascesa per coltivare i pianori soprastanti; dal più vasto di questi “Piano Argata”, ampia è la veduta sulla vallata con i suoi ricchi e densi pascoli. L’Escursione di presenta gradevole ora che dinnanzi a noi si erge la curiosa cupola di Pietra Cappa “Regina dell’Aspromonte”, un’imponente sfinge alta circa 100 mt. la cui ampia e glabra mole domina l’intera zona. La strana roccia attrae e ci avviciniamo per vederla da vicino seguendo un sentiero che si addentra in un denso bosco di leccio, roverella e farnetto. Arrivati alla base un bel sentiero la circoscrive (1 h. circa il tempo necessario per percorrere tutta la sua circonferenza). Lasciata alle spalle la pietra si percorre un sentiero accogliente e rilassante che sale nella fitta macchia di leccio erica e corbezzolo. Superato “Serro i Fazzari” il camminamento protetto da staccionata immette sulla “Via Grande dell’Aspromonte” e scendendo sui tornanti di gradini in pietra si giunge al piano “Scarusulla” dove ci si immette sulla pista principale la si segue in direzione sud per poi abbandonarla dopo aver superato una breve salita cementata. Si devia a destra seguendo sulla cresta del colle un sentiero poco visibile fatto dal passaggio degli animali. Giunti al pianoro (Pietra du Conte) la veduta su Pietra Cappa è imponente così come su tutta la vallata, dai costoni che precipitano dai piani dello Zilastro alle rocce dell’Agonia all’amba di Gerace ed in fondo la platea Jonica addensata e confusa è tutto un belvedere. Si continua a scendere tra la bassa vegetazione di erica puntando verso l’anglomerato di rocce sottostanti dove numerose sono grotte ed affranti tanto da richiamare alla mente paesaggi della Cappadocia. E fu proprio dall’Oriente che arrivarono a rifugiarsi in queste grotte numerosi eremiti basiliani, una civiltà questa alla ricerca di luoghi solitari ma panoramici, dove era difficile essere visti ma dai quali era facile controllare ampi tratti di territorio. La più nota di queste pietre è “ Rocca San Pietro” dove sono ben visibili i giacigli degli asceti scavati nella viva roccia. Per visitare l’asceterio si lascia il sentiero principale e si sale tra la seconda e la terza roccia seguendo il viottolo scavato nella pietra ci si porta alla sommità ed affacciandosi verso Pietra Cappa è possibile vedere l’asceterio raggiungibile portandosi a sinistra.

Si torna sui propri passi dove, con una breve deviazione sulla destra, ci si porta sulla sommità della terza pietra “Pietra Tonda”, una finestra tettonica che si affaccia sull’oasi della macchia mediterranea di Monte Varraro Costeggiando la terza roccia si riprende il sentiero sempre immerso nella fitta macchia, di erica lentisco e faggio, al pianoro si piglia il sentiero di sinistra che scende nell’oscurità del bosco. Ad una biforcazione si tralascia il sentiero di destra e si continua a scendere sulla sinistra, così facendo si giunge, attraversando un valloncello, al “Piano Affrundo” dove continuando a seguire il sentiero verso valle, superando un cancello di legno (chiudere!?!) si intraprende la sterrata di sinistra che in breve porta all’abitato di Natile Superiore.

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