Ven. Mar 29th, 2024

Il 36enne reo confesso andrà subito a processo. Ha ammesso di aver ucciso Francesco Timpano per non finire a sua volta ammazzato. Sparò alla vittima davanti alla moglie e ai bagnanti atterriti

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Giuseppe Olivieri, autore reo confesso dell’omicidio di Francesco Timpano, di 43 anni, ucciso il 12 agosto scorso sulla spiaggia a Nicotera, andrà subito a processo. Il gip di Vibo Valentia, infatti, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto il giudizio immediato senza passare dall’udienza preliminare. Il processo inizierà il 19 febbraio 2019 davanti ai giudici della Corte d’assise di Catanzaro.
Il 36enne di Preitoni di Nicotera, assistito dall’avvocato Francesco Schimio, davanti al gip Nicola Filardo aveva riferito di aver agito non per vendetta quanto per timore di finire a sua volta ammazzato. L’uomo, nel primo pomeriggio del 12 agosto scorso, si recò a Nicotera Marina, all’interno di uno stabilimento balneare, per attendere il 44enne Timpano sparandogli poi alcuni colpi di pistola calibro 7,65 alla schiena, davanti alla moglie e a decine di bagnanti atterriti. Olivieri, nell’attendere la vittima, avrebbe prima sorseggiato una birra, poi avrebbe avvicinato un uomo che era lì a consumare il pranzo con la famiglia chiedendogli un accendino e farfugliando qualcosa come «che devo andare ad ammazzare a qualcuno…».
La moglie della vittima, nonostante lo shock riuscì a fornire un identikit dell’assassino. Giuseppe Olivieri è fratello di Francesco, l’uomo che l’11 maggio scorso uccise Michele Valerioti, di 67 anni, e Giuseppina Mollese, di 80, in un raid omicida tra Nicotera e Limbadi che, nelle sue intenzioni, avrebbe dovuto provocare altre vittime indicate in una lista. Un raid motivato con la volontà di vendicare la morte del fratello Mario, avvenuta nel 1997.
Sulla lista ci sarebbe finito anche Vincenzo Timpano, fratello di Francesco, rimasto soltanto ferito, unitamente ad altri due soggetti. Giuseppe Olivieri, in sede di convalida del fermo, avvenuto nell’agosto scorso, disse che la sua azione non aveva niente a che fare con quella del fratello.

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