Sab. Apr 20th, 2024

‘Vivo un’ingiustizia. Sogno Nobel per la Pace per il mio paese’

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“Mi auguro che si possano risolvere nel più breve tempo possibile gli ultimi problemi legati alla misura cautelare che non mi consente di tornare a Riace e spero di poter indossare di nuovo la fascia di sindaco per riscattarmi e anche per un fatto morale”: lo dice all’ANSA Domenico Lucano, sindaco sospeso di Riace che, dopo la sospensione dall’incarico, vive nel vicino comune di Caulonia. In trasferta a Roma, non smette di propagandare con entusiasmo il ‘modello Riace’ che ha fatto il giro del mondo. “E’ una terra che, nonostante i suoi problemi, ha aperto le porte lanciando un forte messaggio di umanità e speranza”, dice Lucano, augurandosi che la proposta di candidare Riace al Premio Nobel per la Pace possa andare a buon fine. Ribadisce che non è sua intenzione candidarsi alle Europee, ma che il suo posto è lì, nella sua terra e vicino alla sua gente. “Il mio stato d’animo – racconta – muta continuamente. Vivo spesso momenti di tristezza e di sconforto per l’ingiustizia subita, ma mi invitano ovunque per raccontare la storia della mia terra e questa è la cosa che mi gratifica di più”. Si sente vittima di un processo politico? “Non voglio cercare giustificazioni – risponde – ma credo che l’attuale periodo influenzi notevolmente quello che sta accadendo a tutti i livelli”.

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