Ven. Apr 19th, 2024

“Non abbiamo più parole…ci vedremo in tribunale”, queste le parole della SLAI Cobas (Sindacato Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale – Comitati di Base) per il sindacato di classe di Vibo Valentia.
Il comunicato stampa della sede provinciale afferma che “dopo aver riscontrato l’inutilità di ogni tentativo di aprire al dialogo ed al confronto, si è quindi deciso di mettere in atto tutte le iniziative previste dall’ordinamento per la tutela dei lavoratori dipendenti a cominciare dall’attivazione dell’intervento sostitutivo, previsto quale vero e proprio obbligo per stazioni appaltanti/pubbliche amministrazioni dal nuovo codice degli appalti entrato in vigore nel 2016. Meccanismo che al termine della procedura impone ai comuni di sostituirsi all’appaltatore nel pagamento delle retribuzioni dei suoi dipendenti con i soldi ancora dovuto all’azienda. Ed è a questo punto che la Locride Ambiente, in una nota del 20 Dicembre 2018prot. n. 4446/18, inviata anche alla prefettura di Reggio calabria, ha diffidato lo Slai -Cobas “a non procedere con l’intervento sostitutivo ex art.30 comma 6 D.lgs n. 50/2016. “Motivazioni che si basano”, procede nella comunicazione, “ancora una volta sui ritardi del Comuni nel pagamento dei canoni che la Locride tenta di far scontare ancora una volta ai lavoratori arrivando a tentare di giustificare il proprio inadempimento con l’inadempimento altrui”. Un fatto increscioso emerge da questa battagli adi legalità dal momento che, da quanto affermato, “mentre qualche comune , come Grotteria, ha fatto ciò che la legge di fronte alla perdurante inerzia aziendale gli pone di fare, altri comuni quali Motta San Giovanni e Marina di Gioiosa hanno ritenuto di non dar seguito alla richiesta dei lavoratori, pur essendo vero e proprio obbligo di legge, rendendosi quindi inadempienti. Certo è che trovare tra gli inadempienti anche il Comune di Marina di Gioiosa, retto in questo momento da Commissari Prefettizi che più di altri dovrebbero essere custodi e tutori della legalità, ci colpisce non poco e forse sarebbe il caso che la Prefettura di Reggio, qualche domanda sui propri funzionari che vanno ad amministrare i comuni commissariati, cominci a porsela”. In questa comunicazione viene palesato che “l’azienda dichiara di dimostrarsi attiva nel pagare tutti i lavoratori in maniera equilibrata. Se questo è vero per alcuni Comuni è tragicamente infondato per Comuni come Siderno dove, ad oggi, nulla i lavoratori hanno percepito nonostante i loro crediti, mentre a Motta San Giovanni e Marina di Gioiosa Jonica i lavoratori hanno ricevuto un acconto di 500 euro.” Conclusione dalla quele traspare che questo è solo l’inizio di una lotta per la tutela dei lavoratori, dal momento che afferma “per quanto riguarda la locride, che nella propria diffida comunica che se attiveremo l’intervento sostitutivo <tutelerà i propri diritti nelle sedi più opportune>, gli diciamo che non vediamo l’ora che lo faccia e che si prepari perché noi lo stiamo già facendo”.

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MARCELLA MESITI|redazione@telemia.it

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