Gio. Mar 28th, 2024

Eccellente successo della presentazione  a Palazzo Nieddu del Rio del libro di Cesare Mori “Con la mafia ai ferri corti” curato e ristampato da Francesco Ciulla ed intervistato per l’occasione da Rosario Condarcuri.
La comunità militante Oltre uomo si è prodigata alla realizzazione dell’iniziativa ed assieme a un folto pubblico presente ha ascoltato per circa due ore le asserzioni dei due interlocutori i quali hanno interagito spesso e volentieri con il pubblico. 
L’occasione è stata gradita  per analizzare il fenomeno mafioso nella Sicilia di metà Novecento laddove il prefetto “di ferro” Cesare Mori debellò grazie alla sua integerrima volontà,  quella che era una piaga umana e sociale anche e soprattutto per via di uno Stato che nel pieno rispetto dei diritti degli indiziati  appoggiò l’azione del Nostro autore. 
Soltanto l’arrivo degli alleati Americani aprì le “gabbie” ai mafiosi dopo scellerati accordi con quest’ultimi al fine di facilitare lo sbarco degli “Yankee” sulle coste Siciliane. Ciò vanificò l’azione di Mori arrivando a produrre, in assenza di un serio contrasto nel dopoguerra, alla militarizzazione della Mafia con i corleonesi fino alla strage di Capaci.
Sottolinea Francesco Ciulla come i fatti che nell’occasione narra siano documentati, uscendo quindi dalla dicotomia amico/nemico prettamente  Schmittiana nel narrare la storia contemporanea. 
Meriti e demeriti vanno riconosciuti a ogni sintesi politica che si manifesti nel Kosmos, a prescindere dalla maschera ideologica che questa indossa. 
La mafia si sconfigge con uno Stato forte che supporti l’azione dei suoi servitori sia moralmente che fisicamente, e l’unico stato ad averlo fatto è il Fascismo, come ricorda anche Giovanni Falcone nel suo libro “Cose di cosa nostra” come sosteneva Hobbes  nel suo Leviatiano, lo stato non deve riconoscere altri suoi pari al suo interno come può essere appunto la Mafia (uno Stato nello Stato).
La serata si è conclusa con la proposta di Francesco Ciulla fatta al Sindaco di Locri Dott. Giovanni Calabrese di dedicare una via a Cesare Mori. L’unica città che lo ha fatto sinora è stata Gangi.
Il primo cittadino ha accolto la proposta affermando che sarà motivo di discussione nella prossima giunta. 
La comunità militante Oltre uomo, orgogliosa dell’iniziativa e del percorso intrapreso, dà appuntamento a brevissimo per l’inaugurazione della sede sociale con un nuovo argomento teso sempre a raccontare verità e fatti storici controcorrente. 

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Comunità militante Oltre Uomo

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