Febbre alta, dolori muscolari e articolari. Così si presenta l’influenza del 2019 che, in diversi casi sembra accompagnarsi a sintomi gastrointestinali e a picchi di febbre meno intensi. Un brusco aumento dei contagi è stato registrato la scorsa settimana e non sono mancati dei casi gravi, tra cui anche 15 decessi. Un aumento che raggiungerà il picco massimo tra la fine di Gennaio e l’inizio di febbraio, diversamente rispetto agli ultimi anni, quando la fase più alta si è registrata nei primi giorni del nuovo anno.
In base agli ultimi dati rilasciati dal portale InfluNet – il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) -, dall’inizio della stagione sono finiti a letto oltre 1,5 milioni di italiani; fra essi più di 256mila si sono ammalati nell’ultima settimana presa in esame dal bollettino. Ad essere colpiti maggiormente i bambini al di sotto dei cinque anni. Una patologia da non sottovalutare, soprattutto per le categorie più a rischio. Numeri in rapida ascesa e che continueranno a crescere, dato il calo delle temperature previsto per i prossimi giorni, accompagnato da piogge e neve anche a bassa quota .
Calabria e Sicilia sono tra le regioni più colpite.
Continua dopo la pubblicità...
redazione@telemia.it