Ven. Mar 29th, 2024

Migliora notevolmente l’operatività del sistema della “White list” della Prefettura. Dopo un lungo periodo di rodaggio lo strumento di prevenzione della corruzione negli appalti pubblici finalmente sta decollando.
Le imprese iscritte a livello provinciale nell’elenco di quelle soggette a tentativi di infiltrazioni della criminalità organizzata e che risultano essere “pulite” sono 265, di queste, sette sono poste ad amministrazione giudiziaria.
Crescono dunque i numeri delle società negli ambiti di interesse della “White list”. Accanto a questi numeri, che rappresentano una realtà aziendale più viva nel territorio dell’area metropolitana di Reggio Calabria, restano immutati i problemi di una lunghissima lista d’attesa. Ben 465 società aspettano questo provvedimento e sono nel limbo di infinite fasi di istruttoria. Attese che risalgono anche a quattro anni, addirittura quasi cinque.
Ma i dati positivi ora ci sono, sopratutto se si considera la data risalente al 18 aprile 2013, giorno in cui il decreto governativo ha attivato la “White list”.
L’iscrizione dell’azienda è facoltativa tuttavia moltissime imprese non possono iscriversi in quanto la normativa esclude espressamente gli esecutori di lavori, cioè una moltitudine di aziende. La Prefettura fa quello che può, inoltre non è insolito che chiedano di essere iscritte imprese che hanno già subito interdittive antimafia.

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