Sab. Apr 20th, 2024

Luigi Miseferi racconta commosso a Italia sì il motivo per cui non fa più coppia con Giacomo Battaglia: “Ha avuto un ictus a giugno dopo uno spettacolo, da quel momento dorme un sonno profondo”

Ha trattenuto a fatica le lacrime Luigi Miseferi che, a Italia Sì, ha raccontato il motivo per cui da mesi non fa più coppia con Giacomo Battaglia.

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Esplosi all’inizio degli anni novanta a Stasera mi butto di Pierfrancesco Pingitore, con quest’ultimo hanno intrapreso la lunga avventura con la compagnia del Bagaglino, partecipando a tutti gli show televisivi fino al 2009.

 

Due anni fa abbiamo festeggiato i trent’anni assieme – ha detto Miseferi – in fase creativa e di progettazione abbiamo rischiato di lanciarci tutti gli oggetti contundenti che ci circondavano, ma non abbiamo mai litigato per un centesimo. Pur rimanendo un duo abbiamo intrapreso anche carriere individuali e capitava spesso che ci chiedessero ‘l’altro dov’è?’. Negli ultimi mesi è diventata una domanda frequente e mi fa molto male rispondere”.

Battaglia, infatti, è stato colpito da un malore lo scorso giugno, poche ore dopo una tappa dello spettacolo teatrale Brancaleone e la sua armata

“Purtroppo a gennaio dello scorso anno gli era stata diagnosticata una terribile malattia per la quale è stato operato. Si è sottoposto a cicli di terapia, eppure come un leone ha continuato la tournée con me e Pippo Franco. A giugno, al termine di uno spettacolo dove fu perfetto, a distanza di qualche ora è stato colpito da un ictus. Da quel momento Giacomo dorme un sonno profondo dal quale non è stato possibile svegliarlo”.

L’attore ha spiegato come in scena non ci fossero stati segnali o allarmi di alcun tipo: 

“In quell’ultimo spettacolo è stato perfetto. Nonostante fosse in terapia e abbastanza segnato, niente lasciava presagire l’ictus. Il giorno dopo si è addormentato. Un risveglio? Vorrei pensare che ci sia una speranza, ma dorme molto profondamente”.

Miseferi ha anche confessato di aver realizzato un montaggio con gli audio dei loro show e le voci dei colleghi. Un tentativo che però non ha generato miglioramenti.

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