Ven. Apr 19th, 2024

Il gip di Firenze ha fissato per il 31 gennaio la prima udienza preliminare relativa all’inchiesta “Vello D’Oro” che vede coinvolti 14 indagati per i quali la Procura distrettuale antimafia di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio.
L’indagine ha preso spunto da una denuncia per usura presentata nei confronti di un imprenditore calabrese trapiantato a Vinci il quale, a fronte di un prestito di 30mila euro, avrebbe preteso la restituzione, il giorno dopo, di 35mila euro, con un tasso d’interesse del 6mila percento su base annua.
Dall’inchiesta sarebbe emerso un sodalizio criminale composto da membri delle famiglie calabresi Nirta e Barbaro. Una rete di società cartiere, con sede anche all’estero, sarebbe stata costituita per coprire, attraverso fatture false e movimentazioni fittizie, ingenti movimenti di denaro proveniente da attività illecite, come lo spaccio di droga.
L’operazione ha portato ad una raffica di arresti tra Calabria e Toscana nel febbraio scorso. I reati contestati a vario titolo agli indagati sono associazione a delinquere, estorsione, usura, riciclaggio e autoriciclaggio. Altri reati contestati vanno dalla frode fiscale alla falsa fatturazione, alla tentata estorsione aggravata dall’aver agito con il metodo mafioso.

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