Ven. Apr 19th, 2024

Era stato inaugurato tre anni fa con tutti i buoni propositi, si tratta del  “Centro polifunzionale per l’inserimento sociale e lavorativo degli immigrati regolari” situato in località Donna Livia a Taurianova. A farlo funzionare dovevano essere due associazioni del posto. Ma dopo qualche settimana le associazioni si sono ritirati di buon ordine dalla gestione, per un presunto conflitto d’interessi, e lo stabile da quel momento è stato abbandonato.  Immobile ristrutturato grazie ad un finanziamento del Fondo PON “Sicurezza per lo sviluppo” del ministero dell’Interno per una cifra che sfiora quasi i 550 mila euro. Una storia di ordinaria abbandono come tanti esempi nel Sud e in Calabria.  Strutture strappate all’incuria che dopo il clamore iniziale ricadono nuovamente nell’abbandono più totale divenendo preda di furti e danneggiamenti vari. Un copione già visto si direbbe. A più riprese, infatti, nel febbraio 2017 e gennaio 2018, i ladri si sono introdotti nell’immobile asportando un po’di tutto: dai termosifoni, al quadro elettrico, ai costosissimi computer.

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E a attaccare su questa fronte sono i consiglieri d’opposizione alla giunta guidata dal sindaco Fabio Scionti, Maria Stella Morabito e Filippo Lazzaro. “In questi anni in quella struttura – tuonano Morabito e Lazzaro – di sviluppo non abbiamo visto neanche l’ombra, di immigrati neppure, tantomeno di inclusione, e poi di sicurezza nemmeno a parlarne. “Eppure – osservano – era stato riconosciuto il compito di favorire l’interculturalità come strumento di garanzia del soddisfacimento delle necessità fondamentali di vita sia delle singole persone, sia dei nuclei familiari dei cittadini immigrati, al fine di promuovere l’inclusione sociale”. I due consiglieri di minoranza domandano, dunque, all’amministrazione comunale se intende informare la cittadinanza per quali motivi, “a distanza di così tanto tempo – scandiscono –  la struttura è rimasta inutilizzata e se e quali iniziative abbia adottato o intenda adottare per renderla fruibile nel prossimo futuro”.

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