Sab. Apr 20th, 2024

Dopo l’esame autoptico, eseguito ieri a Reggio Calabria dai periti incaricati dalla Procura della Repubblica di Venezia alla presenza dei periti di parte, sono’ stati resi noti il giorno e l’ora dei funerali. Le esequie saranno celebrate martedi 22 Gennaio alle ore 14,30 nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie. La vicenda pero’ e’ tutt’altro che conclusa. Gli esiti dell’autopsia forse chiariranno la traiettoria d’ingresso del proiettile e la sua compatibilita’ o meno con l’atto autolesionistico. Forse confermeranno che gia’ da quel giorno di Ognissanti del 2016 nessun intervento chirurgico avesse potuto restituire a Sissy possibilita’ di recuperare una vita normale. Forse no. Ed allora prenderebbero corpo ipotesi di ogni tipo che vanno dalla sottovalutazione dell’ ipotesi di un ferimento finalizzato alla uccisione di Sissy e a tutto quanto andava fatto su una scena di delitto calda e con ancora intatte le possibilita’ di acquisire elementi d’indagine utili alla discovery di esecutori e mandanti. I familiari chiusi nel loro dignitoso dolore da sempre evidenziano le lacune che avrebbero caratterizzato le attivita’ di chi opero’ nell’immediatezza nella scena del delitto. L’ ipotesi iniziale di autolesionismo non avrebbe dovuto impedire che ogni possibile indizio sulla scena del delitto venisse compiutamente individuato e valutato. Le mani della sfortunata agente fotografate subito dopo l’occorso si presentavano tumefatte,gonfie come se fossero contuse per aver sferrato dei pugni e con graffi come se avesse lottato. Sarebbe stato indispensabile prelevare immediatamente da sotto le unghie materiale organico per individuare possibili scaglie di derma estraneo residuate a contatto violento al fine di individuarne il DNA. Non si ha contezza se esistano riprese della zona ascensore degli altri piani dell’ospedale ben avendo potuto il potenziale aggressore allontanarsi dopo lo sparo salendo in ascensore ad un piano diverso, essendo due le cabine ascensore affiancate ad ogni piano. E la pistola d’ordinanza? Che non presenterebbe impronte di nessun genere ma che sul presupposto di uno sparo da poco esploso avrebbe dovuto essere piena zeppa di particelle ternarie: quelle che derivano dall’ unione per fusione delle singole particelle di piombo, bario e antimonio presenti nella polvere delle cartucce. E altrettante centinaia e forse migliaia di queste particelle ( nube ternaria) avrebbero dovuto essere trovate sulla mano di Sissy, sui suoi vestiti e dentro e fuori l’ascensore. Altro particolare che non convince , e che sa di omertosita’, e’ dato dal fatto che nessuno avrebbe udito lo sparo drntro l’ospedale. La circostanza e’ inverosimile.Lo sparo di una calibro 9×21 e’ fortissimo. I decibel che produce sono elevati e l’eco che all’interno del vano scale si sarebbe generato avrebbe amplificato il rumore della detonazione. Qualcuno tace. O l’arma – certamente non quella di Sissy – aveva un silenziatore. Roba da killer professionisti, che avrebbero studiato con precisione le modalita’ di una esecuzione che avrebbe dovuto essere il delitto perfetto. Primo step: far andare la vittima in ospedale. Chi si era assentata? Chi aveva chiesto a Sissy di sostituirla? Costoro erano gli unici che sapevano che Sissy sarebbe andata in Ospedale. Con essi gli altri colleghi rimasti sullo scafo all’esterno dell’Ospedale. Ma questi ultimi non potevano sapere in anticipo della assenza dell’altra Agente e della presenza di Sissy. Step 2 Il killer attende Sissy probabilmente ad un piano diverso. La contatta, gli dice di andare verso l’ascensore. Poi forse per qualche intoppo ritarda qualche minuto a scendere e questo apparirebbe compatibile con le immagini irradadiate da ” Chi l’ha visto?” che mostrano Sissy fare avanti indre’ dal vano ascensore. Step 3 i due entrano in contatto . Vi e’ una resistenza o un tentativo di reazione di Sissy. Poi lo sparo. Sissy si accascia al suolo . Il Killer risale dall’ascensore libero e ritorna ai piani alti per poi dileguarsi indisturbato. Ricostruzione su base logica , questa, che forse e’ quella veritiera. Chissa’ se esistono immagini di quei momenti dei vani ascensore ai piani superiori dell”ospedale?

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