Dom. Ott 1st, 2023

Sul caso di Marcello Arcudi – sollevato da Klaus Davi e dalla Gazzetta del Sud – interviene anche il premier Conte, tramite la propria segreteria. Lo rende noto lo stesso Arcudi per mezzo dell’agenzia di Klaus Davi: l’anziano ottantenne, espropriato del proprio appartamento nel quartiere Archi di Reggio Calabria con l’assenso della ‘ndrangheta, si è rivolto alle massime istituzioni, tra cui il Premier Giuseppe Conte, i Vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Nella missiva, Arcudi ha reso partecipi i vertici del governo della propria situazione:

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«Gentili Autorità/Signori,
mi chiamo Marcello Arcudi, sono iscritto a Movimento cinque stelle.
Mi hanno occupato la casa di mia proprietà a Reggio Calabria e il processo legale per la restituzione dura incredibilmente a lungo. Ho deciso di inviarLe allegata tutta la mia storia per fare presente quanto è difficile raggiungere giustizia nel caso tanto chiaro e trasparente come il nostro.
Distinti saluti Marcello Arcudi»

E ora la risposta del Premier che, attraverso la propria segreteria, mostra solidarietà alla vittima del sopruso:

«Gentile signor Arcudi,
a nome del Presidente Conte la ringraziamo per averlo fatto partecipe delle sue vicende tanto dolorose.
Conforta sapere che ormai siamo vicini alla chiusura, con la sentenza del giudice.
Se vuole, ci tenga informati degli sviluppi scrivendo sempre a questo indirizzo.
Molti cordiali saluti,
La Segreteria del Presidente del Consiglio dei Ministri»

Nei giorni scorsi la notizia che per il caso Arcudi è stato indagato Klaus Davi, il quale – su incarico scritto del legittimo proprietario – si è introdotto nell’appartamento per verificarne e filmarne le condizioni.

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