Il Convento dei Minimi di Roccella Ionica ha ospitato ieri una interessante discussione sul pensiero pitagorico. La Delegazione della Locride “Maria Stella Triolo” dell’AICC infatti ha convocato un incontro dal suggestivo titolo “Pitagora. Non solo teorema”, durante il quale si sono confrontati due studiosi locali, Vincenzo Tavernese e Filippo Todaro. La figura del filosofo, nato sull’isola egea di Samo, ma che trovò la consacrazione della propria fama in terra magnogreca, è stata per molti secoli nell’età antica il principale riferimento culturale delle città greche della sponda occidentale dello Ionio, da Locri Epizephiri a Taranto: nonostante il nome di Pitagora oggi sia legato principalmente agli studi geometrici, egli si occupò di filosofia della natura, di morale e di legislazione, rappresentando appieno l’ideale arcaico del sapiente, capace di confrontarsi tanto con questioni teoriche apparentemente astratte, quanto con la spiritualità religiosa e con i concreti problemi della vita associata. Al suo pensiero si rifecero non solo altri maestri della Grecità come Platone, ma anche autori dei secoli successivi che rinnovarono l’intuizione secondo cui la natura è “un libro scritto con caratteri matematici”. Riscoprire questa figura quindi è tappa necessaria di un percorso che ci permetta di ricondurre anche la nostra terra nei grandi circuiti mediterranei della cultura, non solo in una prospettiva storica ed evocativa, ma anche in proiezione verso il futuro.
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INTERVISTE ALL’INTERNO DI TG NEWS
ALESSANDRA BEVILACQUA|redazione@telemia.it