Gio. Mar 28th, 2024

Questa mattina, al termine delle procedure di estradizione avviate dalla Spagna, è giunto all’aeroporto di Roma Fiumicino il rosarnese Giuseppe Di Marte, di 31 anni, arrestato lo scorso 6 marzo 2019 a Madrid, dopo 8 mesi di latitanza trascorsi tra l’Italia ed il paese iberico.
L’arresto del Di Marte, avvenuto contestualmente a quello di Grasso Rosario, di 37 anni, esponente di spicco della cosca di ‘ndrangheta dei Cacciola-Grasso di Rosarno, è giunto a conclusione delle indagini condotte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, i cui esiti sono stati riversati alla Polizia Nazionale spagnola, che ha localizzato ed arresto in Spagna i due ricercati. La cattura dei suddetti è giunta all’esito di una pressante attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica reggina, diretta dal dott. Giovanni Bombardieri, avviata all’indomani dell’operazione di polizia “ARES”, che il 9 luglio 2018 ha permesso di disarticolare due tra le più temibili articolazioni della ‘ndrangheta attive nella Piana di Gioia Tauro.

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L’indagine “ARES”, condotta dal Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro tra il 2017 ed il 2018, sotto il coordinamento del Procuratore Aggiunto dott. Calogero Gaetano Paci e del Sostituto Procuratore Adriana Sciglio, ha infatti permesso di individuare per la prima volta due aggregazioni della ‘ndrangheta, quella dei “Cacciola-Grasso” e quella dei soli “Cacciola”, contrapposte tra loro, radicate nella Piana di Gioia Tauro e riconducibili alla società di Rosarno del mandamento tirrenico della provincia di Reggio Calabria. In particolare, le indagini hanno attribuito a Rosario Grassoun ruolo di assoluto vertice della cosca “Cacciola-Grasso”, comprovando altresì il suo particolare attivismo nell’importazione di sostanze stupefacenti in Europa, grazie ai contatti diretti che poteva vantare con gli esponenti dei cartelli colombiani e venezuelani. La stessa indagine “ARES” ha altresì permesso di accertare il ruolo rivestito da Giuseppe Di Marte, quale narcotrafficante di fiducia del GRASSO ed a completa disposizione delle esigenze della cosca, in qualità di “promotore, organizzatore e co-finanziatore dell’organizzazione diretta dal Grasso e finalizzata all’importazioni di impressionanti partite di cocaina dalla Colombia”. Le indagini si sono avvalse, per i profili di collaborazione internazionale, dell’apporto fornito dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga- DCSA e dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia-SCIP.

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