Milano vive nell’illegalità ambientale
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«Tra le tante bufale in circolazione fino a qualche tempo fa girava quella che i piatti calabresi fossero ipercalorici, come per esempio le squisite ‘melangiani chini’ (melanzane ripiene) o ‘u morzeddu’ (trippa al sugo). Invece è la cucina cosiddetta nordica ad essere micidiale per il fisico, forse anche per il clima, l’aria inquinata, l’eccesso di agenti chimici nei prodotti coltivati, la cocaina e gli estrogeni presenti nell’acqua potabile, l’uso massiccio di antibiotici e la stessa alimentazione somministrata agli animali d’allevamento. Io ho un esempio personale: il mio compagno mangia solo cibi genuini della Calabria (dallo stocco, alla pasta e fagioli fino al ragù di capra all’annona), è alto un metro e novanta e pesa 90 chili, mentre io peso 80 chili e sono alto un metro e 84 cm. L’obeso però sono io, non lui che vive in Calabria. Milano è una città vittima dell’illegalità ambientale, solo che nessuno lo dice perché le lobby lo impediscono – anche imponendo come indicatori del benessere non salute e qualità dell’aria e del cibo, ma reddito pro capite e accesso ai servizi di intrattenimento – e dobbiamo per forza recitare la boiata che noi siamo migliori degli altri. Mangiamo cibo spacciato per naturale che risulta spesso essere ‘velenoso’ e ‘cancerogeno’, oltre al fatto che è pagato a peso d’oro. Mentre è stata messa in ginocchio l’agricoltura del Sud che, non ancora piegata alle logiche industriali, può contare su un ambiente di gran lunga più salubre. A questo punto è una fortuna ‘essere rimasti indietro’ perché, a conti fatti, si diventa i primi per qualità». Lo ha dichiarato Klaus Davi, candidato alla carica di primo cittadino del comune di San Luca in Aspromonte con la lista San Luca Klaus Davi Sindaco.