Ven. Apr 19th, 2024

“Da quando sono stato eletto come portavoce alla Camera dei Deputati e mi sono messo al servizio dei miei corregionali, sapendo che ciò ha un tempo determinato e definito, ho cercato di capire il modus operandi della politica nazionale e di chi, pur essendo stato eletto come rappresentante temporaneo dei cittadini, dichiara che il suo lavoro principale si svolge presso la camera dei Deputati, ergo non rappresenta il popolo per servizio, ma pretende di vivere ad vitam sulle spalle dei cittadini che gli hanno dato “fiducia”. Ho visto e capito che un emendamento bocciato in commissione, poi ripresentato in aula pur sapendo che verrà bocciato, serve solo per far parlare di sé, per mantenere alte le aspettative di chi dà fiducia con il voto ad un rappresentante che vede vacillare le proprie credenziali. Ed allora si gioca a fare la politica dell’assistenzialismo, quella che crea aspettative di posti di lavoro, quella che innesta la speculazione “dell’assistenza politica” pre-elettorale e quindi del precariato, vicina ad un determinato colore politico, e che, poi, illude le persone su stabilizzazioni a tempo indeterminato. Ma le ferite più grandi le produce chi dice bugie, falsità sul percorso sanitario. Chi alimenta in modo molto poco corretto, con dichiarazioni false e bugiarde, di essere l’artefice di risultati sconvolgenti ed eclatanti per chi sta male e ha bisogno di cure. La Calabria, è evidente a tutti, vive oggi il suo peggior momento nell’assistenza sanitaria. Libri, articoli di giornali, inchieste della magistratura da anni denunciano la cattiva gestione della sanità calabrese, da oltre un decennio commissariata con governi di centro destra e/o di centrosinistra. Si è più volte accusato lo scandalo di amministratori che hanno violato la legge per interessi privati e/o legati al favore da restituire a qualcuno, e, molto spesso, le condanne non hanno escluso i condannati dalla possibilità di riorbitare intorno al pianeta sanità. Il 15 maggio del 2019 in commissione Affari sociali alla Camera è stato approvato, nel decreto Calabria, un emendamento che permetterà lo sblocco del turn over delle professioni sanitarie, e, quindi, creerà la possibilità di riaprire le assunzioni, e si apporteranno miglioramenti alle strutture sanitarie. Ma, oggi, qualcuno si assume meriti che non gli appartengono. A vincere alla fine di questo iter non sarà il singolo deputato, quello che si proclama oggi artefice di successi da addivenire, ma i miei corregionali che avranno la possibilità di curarsi in Calabria. La vittoria è ed appartiene ai cittadini calabresi che hanno avuto il coraggio di dare una svolta il 4 marzo dello scorso anno sfiduciando la vecchia politica. È una vittoria del movimento 5Stelle che si è fatto carico di portare ed illustrare in commissione, dov’è stato approvato, un decreto che è perfettibile e perfezionabile e che dovrà esser approvato dall’assemblea. Essere sulla buona strada significa aver scardinato un sistema politico amministrativo affaristico che ha dominato la Calabria e che non si vuole arrendere alla volontà di cambiamento della mia terra. La soluzione è vicina e spero che i cittadini calabresi guardino alla politica con più fiducia, ripudiando i venditori di fumo attori di un mondo che ormai non c’è più”.
Massimo Misiti
Portavoce M5Stelle alla Camera dei Deputati

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