Mar. Apr 23rd, 2024

«La Lega ci sarà, per la prima volta, alla Regione Calabria, perché al di là delle inchieste, che non commento, c’è una terra in cui mancano strade, autostrade, ferrovie, porti, infrastrutture, piani spiaggia, viadotti. C’è una disastro sanitario e quindi bisogna ricostruire una splendida terra, a partire dal lavoro, dalla sanità e dalle infrastrutture». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, parlando con i giornalisti a Catanzaro, a proposito delle prossime elezioni regionali. «Come Lega – ha aggiunto – siamo pronti. Non chiedetemi nomi e cognomi. C’è tantissima gente che si sta mettendo a disposizione della Lega, sceglieremo i migliori».

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L’INDAGINE SU OLIVERIO «Non fatemi commentare le inchieste. Commento, però, l’incapacità amministrativa, da osservatore, che lascia la Calabria indietro rispetto a tantissime altre regioni d’Italia in termini di infrastrutture, di sanità, siamo stati costretti a commissariare intere aziende sanitarie». Lo ha detto il ministro, a Platì, rispondendo alle domande sull’inchiesta che recentemente ha scosso i vertici regionali in Calabria.
«Non ci sono servizi sanitari – ha aggiunto Salvini – ci sono liste d’attesa incredibili, ci sono ospedali chiusi, medici che mancano, evidentemente c’è una gestione fallimentare della Regione Calabria al di là di responsabilità penali che non sta a me giudicare. È gestita male la Regione, a prescindere da colpe».
Il ministro ha partecipato, questa mattina a Platì, alla consegna alla Diocesi di Locri-Gerace di un bene confiscato alla ‘ndrangheta. Alla cerimonia, insieme al ministro, hanno preso parte il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, il direttore dell’Agenzia nazionale beni confiscati, prefetto Bruno Frattasi e il prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari. «C’è anche da capire cosa va e cosa non va nella burocrazia italiana, perché la confisca di questo immobile risale al 1999 e siamo nel 2019», ha detto ancora Salvini.
«Non è sano – ha aggiunto – anche perché è il modo migliore per fare un favore alla ‘ndrangheta. Dicono “finché il bene ce l’avevo io, finché l’azienda ce l’avevo io, finché il negozio ce l’avevo io, finché l’appartamento ce l’avevo io, era vivo e funzionava. L’ha preso lo Stato ed è lì fermo”. Quindi – ha concluso – per me con oggi si vince la battaglia».
«Qui c’è fame di lavoro e la ‘ndrangheta cresce dove c’è maggiore disoccupazione», ha detto il vicepremier, sottolineando che proprio la «lotta alla ‘ndrangheta e allo spaccio di droga, che è il primo business della ‘ndrangheta, e l’impegno per rilanciare il lavoro – ha aggiunto Salvini – rappresentano le cose da fare».

SELFIE CON I BIMBI «In queste terre c’è un mare stupendo ma non ci sono infrastrutture, non ci sono strade, ferrovie ed esistono difficoltà anche per gli aeroporti. Sono orgoglioso di quello che fanno le forze dell’ordine con arresti, indagini, sequestri e confische – ha aggiunto Salvini – C’è tanto ancora da fare. Platì è pieno di bambini ed è uno dei comuni con il maggiore tasso di natalità ma, purtroppo, anche con il più alto tasso di disoccupazione».
Pioggia di selfie con i bambini di Platì per Salvini. Il ministro, dopo il taglio del nastro e la visita nello stabile confiscato, si è concesso ai tanti piccoli allievi della scuola elementare di Platì, giunti con le loro insegnanti e impugnando bandierine tricolori, per le foto con gli smartphone.

«L’ANTIMAFIA DEI FATTI» «Lo Stato vince contro la ‘ndrangheta – ha aggiunto -. Vince l’antimafia dei fatti e non delle parole». «In questi mesi – ha detto ancora Salvini – in provincia di Reggio Calabria sono stati sgomberati 25 immobili confiscati alla ‘ndrangheta che verranno messi nella disponibilità dei sindaci. Nei primi mesi del 2019, grazie alle forze dell’ordine che combattono in trincea, a livello provinciale i reati sono scesi del 14% e sono diminuiti tutti rispetto allo scorso anno. Evidentemente lo Stato sta dimostrando che anche qui vinciamo noi. I numeri dimostrano che la ‘ndrangheta si combatte con i fatti e non con le parole».
«Ringrazio la Chiesa che ci si è messa con la faccia. Ogni tanto ci sono polemiche e questa è la squadra che vince», ha aggiunto. «Ringrazio – ha detto ancora – la magistratura, le Procure, che, sotto organico e sotto sforzo, ci stanno mettendo l’anima e ci permettono di vivere giornate come queste che per me è cominciata stamattina alle 6.30 con la telefonata del comandante della Guardia di Finanza che mi ha detto “ministro so che stai per andare in Calabria, abbiamo confiscato 215 milioni di euro di beni alla ‘ndrangheta in Calabria stanotte”. E poi mi chiama il comandante dei carabinieri: “ministro è stato preso quello che è sospettato di aver sparato alla bambina che sta combattendo per la vita al Santo Bono di Napoli”».

SAN LUCA «Le elezioni comunali a San Luca, dopo anni ed anni di gestione commissariale – ha aggiunto –, sono una bella notizia. Gli elettori avranno modo adesso di scegliere il loro sindaco. Conto di venire ad incontrarlo dopo che sarà eletto. Il ministro ha auspicato che, anche a Platì, gestita attualmente da una Commissione prefettizia, il prossimo anno si possano tenere le elezioni comunali.

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