Gio. Mar 28th, 2024

Giallorossi sotto al termine del primo tempo rimontano nella ripresa con De Risio e Fischnaller. A due minuti dal termine la beffa finale. A fine gara veementi contestazioni per l’arbitraggio

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CATANZARO-FERALPI 2-2 

Marcatori: 31’Pesce 7’st De Risio 23’st Fischnaller 43’st Legati

 

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Celiento, Figliomeni, Signorini (21”st Pambainchi); Statella, Maita, De Risio, Nicoletti (21’st Giannone); Bianchimano (40’pt D’Ursi), Kanoute (28’st Eklu), Fischnaller (28’st Ciccone).A disposizione: Elezaj, Iuliano, Nikolopoulos, Lame, Mittica Posocco, Casoli All. Auteri

FERALPISALO’ (4-3-2-1): De Lucia; Legati, Giani (29’pt Altare), P. Marchi, Contessa; Magnino (27’st Ferretti), Pesce, Scarsella; Vita, Maiorino Caracciolo (21’st Mattia Marchi)A disposizione: Livieri, Mordini, Dametto, Ambro, Canini, Libera H, Tantardini, Guidetti All. Zenoni

Arbitro: Amabile di Vicenza

Note: Giornata soleggiata e ventosa. Spettatori 9392. Ammoniti: Contessa, D’Ursi Eklu e Celiento

“C’è sempre un’alba dopo la notte più nera, mai ammainata la nostra bandiera”: così la Curva Massimo Capraro, coloratissima nella sua coreografia aveva accolto Catanzaro e FeralpiSalò in campo: sugli spalti 9392 supporters – record stagionale per il “Ceravolo” – ma alla fine la tanto attesa alba, che voleva dire vittoria per le aquile e passaggio del turno, non è spuntata. Ha vinto la notte, la solita, amara, maledizione playoff: a proseguire la corsa sono i gardesani grazie al due a due firmato Pesce e Legati, De Risio e Fischnaller.

CRONACA – Auteri torna al 3-4-3 e lancia dall’inizio l’artiglieria pesante con Bianchimano e Kanoute contemporaneamente insieme davanti con Fischnaller, Nicoletti sostituisce l’infortunato Favalli a sinistra mentre Maita riprende le chiavi del centrocampo. Zenoni invece conferma per dieci undicesimi la formazione dell’andata optando però per Caracciolo davanti al posto di Marchi: a Pesce il compito di fare gioco, a De Lucia quello di fare da estremo scudo ai tentativi dei padroni di casa. Primo tempo – Parte veemente l’iniziativa giallorossa che però non trovi sbocchi davanti e viene spesso rallentata dall’ostruzionismo avversario. Un assalto all’arma bianca che con il tempo va via incartandosi inframezzato da qualche occasione pericolosa degli ospiti. Al ventiquattresimo Caracciolo procura il primo brivido con un colpo di testa di poco fuori, al trentatreesimo è Pesce a punire da fuori area con un destro che prima tocca il palo poi si insacca alle spalle di Furlan. Colpevole il trittico difensivo che concede troppo spazio ai lombardi e puntualmente si vede punito. Gelo sugli spalti. Zenoni deve rinunciare a Giani – dentro Altare – Auteri invece è costretto a salutare Bianchimano – rabbiosa la sua uscita dal campo – toccato duro e sostituito sul finire del primo tempo da D’Ursi. Il Catanzaro accusa il colpo e conclude la prima frazione senza tentativi d’offesa veri dalle parti di De Lucia; la Feralpi invece ci riprova in contropiede con Pesce ma è bravo Statella a galoppare da una parte all’altra per murarlo. Secondo tempo – Stessi ventidue alla ripresa e questa volta il primo brivido lo fanno segnare i giallorossi: buono il lancio dal centrocampo al terzo, Fischnaller stoppa bene ed insacca ma da posizione irregolare. E’ l’antipasto del pareggio servito al settimo da De RIsio con una botta precisa dal limite su assist di Kanoute che fa riesplodere l’entusiasmo del “Ceravolo”. La rete scuote le aquile che si lanciano con più convinzione all’attacco alla ricerca del gol qualificazione, pur interrotte nel ragionamento dai continui stop imposti dai gardesani. La girandola dei cambi rimodula gli assetti: Zenoni richiama Caracciolo per Marchi, Auteri tenta il tutto per tutto con Giannone e Pambianchi al posto di Signorini e Nicoletti. Il sorpasso arriva al ventitreesimo: Maita si riscatta da una prestazione prima incolore con un bel cross in area ed ha gioco facile Fischnaller a spingere dentro scatenando la bolgia. Due a uno, partita che sembra ripresa. Amministrare diventa così il verbo,: Auteri sceglie di farlo giocandosi gli ultimi due cambi a disposizione (fuori Fischnaller e Kanoute per Eklu e Giannone) ma la mossa si rivela controproducente quando Figliomeni accusa un problema al ginocchio, vorrebbe uscire ma è costretto a rimanere zoppicante in campo. Al trentasettesimo il piatto a giro di D’Ursi che impegna De Lucia, al quarantesimo il velenoso colpo di testa di Legati – su calcio d’angolo dubbio concesso dall’arbitro – su cui proprio Figliomeni non stacca regalando il gol pareggio e passaggio del turno ai lombardi. E’ dramma sportivo al “Ceravolo”, il recupero dà poco e al triplice fischio sono due furie Auteri e Noto, in piena contestazione con le scelte arbitrali.

Gianframco Giovene

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