Ven. Apr 19th, 2024
Il tribunale di Catanzaro
 

Il commercialista era stato sottoposto alla temporanea sospensione dall’ufficio di curatore fallimentare, custode giudiziario e delegato alla vendita giacché ritenuto indiziato dei reati di turbativa d’astaabuso d’ufficio rivelazione di segreto d’ufficio.

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Il Tribunale della Libertà di Catanzaro, con l’ordinanza del 24 giugno scorso, ha annullato i provvedimenti cautelari emessi nei confronti di Aldo Larizza per assoluta assenza di gravità indiziaria per tutte le ipotesi di reato ascritte a suo carico.

 

In molti passaggi dell’ordinanza suddetta, sottolineano i difensori con soddisfazione, “si valorizza la diligenza e correttezza dell’operato del dott. Larizza nella gestione delle procedure esecutive e fallimentari allo stesso affidate dal Tribunale lametino” e che “l’ipotesi accusatoria rappresenta il frutto di un’erronea interpretazione del materiale probatorio in atti”.

Nella stessa ordinanza, il Tribunale catanzarese, riunendo gli appelli proposti dai difensori per connessione oggettiva e soggettiva, ha anche annullato l’ordinanza del GIP del Tribunale di Lamezia Terme del 2 maggio 2019, con la quale era stata applicata al dott. Larizza analoga misura interdittiva per il reato di favoreggiamento reale della bancarotta fraudolenta contestata all’imprenditore Caporale Gianfranco.

Anche per tale ultima contestazione, il Tribunale della Libertà esclude categoricamente la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza del dott. Larizza nonché l’assoluta incompatibilità tra l’ipotesi accusatoria e gli atti posti in essere dal medesimo quale curatore del Fallimento Caporale Gianfranco.

Strettoweb.com

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