Ven. Apr 19th, 2024

A circa un anno dallo scioglimento del consiglio comunale cittadino siamo qui, ancora una volta, costretti a rilevare la superficialità con la quale la Commissione Straordinaria gestisce l’amministrazione della nostra città.
Lo scorso 6 Giugno, si è tenuta presso il Tribunale di Reggio Calabria, davanti al Giudice dell’udienza preliminare Dott. Domenico Stilo, l’udienza del processo “Arma Cunctis” deputata, tra l’altro, alla costituzione delle parti civili nel dibattimento. In quella occasione, il Giudice ha rigettato la richiesta avanzata dal Comune di Siderno, ritenendola carente dell’immancabile presupposto della relativa delibera di autorizzazione alla costituzione, vizio per altro non sanabile; è stata invece ammessa l’azione della Regione Calabria che, evidentemente, ha prodotto la corretta ed indispensabile documentazione.
Non crediamo di esagerare nell’affermare che si tratta di un fatto di un’assoluta gravità, se si considera che i cittadini di Siderno sono stati privati definitivamente della possibilità di richiedere il risarcimento per i danni provocati da coloro che verranno ritenuti responsabili dei reati contestati e che lo stesso processo era già stato rinviato per consentire alla triade commissariale il perfezionamento dell’iter amministrativo sotteso alla delibera di costituzione.
Proprio a riprova della scarsa attenzione dei funzionari statali per le vicende della nostra cittadina evidenziamo, tra l’altro, che la delibera “incriminata” non risulta pubblicata sull’Albo Pretorio del Comune di Siderno in tempo utile per avere validità ai fini processuali.
Sarebbe opportuno, soprattutto per evitare che la spiacevole situazione abbia a ripetersi, conoscere i motivi precisi di questo increscioso “corto circuito” e che chi di competenza si adoperasse, almeno per il futuro, al fine di consentire che la nostra comunità possa essere degnamente rappresentata in occasioni di tale importanza.
Vogliamo precisare, proprio per scongiurare inutili quanto pretestuose insinuazioni, che la nostra critica rivolta all’operato della Commissione Straordinaria, non vuole essere fine a se stessa, ma rappresentare uno stimolo a lavorare in maniera più proficua nell’esclusivo interesse di tutti quei cittadini, e sono tanti, che hanno a cuore le sorti della nostra città.
Non possiamo esimerci dal porre a tutti, noi compresi, il seguente interrogativo: “Cosa sarebbe accaduto se a compiere una tale evidente negligenza fosse stata una qualsiasi amministrazione comunale democraticamente eletta dai cittadini?

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