Ven. Apr 19th, 2024

Nella stagione fredda arrivando le fiumare a mare, trasportano anche i “nutrienti” azoto e fosforo contenuti negli scarichi fognari che arrivano nel corpo recettore (fiumara) a causa dei “troppo pieno” delle pompe di sollevamento. Questo problema nella locride è molto presente, ed è dovuto alla promiscuità nelle condotte delle acque luride con quelle meteoriche che viaggiano insieme. Basta quindi un acquazzone, e queste acque, aumentando di volume, manderanno in blocco gli impianti di sollevamento che, per non rompersi sono state progettate per lavorare in apertura, butteranno tutto (reflui e acqua piovana) nelle fiumare e quindi a mare, “concimando” così i fondali dei loro “nutrienti”. Per non parlare poi di quei sollevamenti che sono stati sapientemente installati sulla spiaggia e che ad ogni mareggiata si bloccano. In questi giorni c’è stato uno sbalzo di temperatura che sta determinando fioritura delle alghe, concimate dai nutrienti d’inverno, e che provocano quelle enormi macchie che vedete sul litorale. 
Il nostro mare, alghe e pollini a parte, è addirittura di qualità Eccellente, e non lo diciamo noi , ma chi è istituzionalmente preposto a farlo:
http://www.portaleacque.salute.gov.it/PortaleAcquePubblico/mappa.do
C’è comunque da dare atto che farsi il bagno in queste chiazze, seppur forse “naturali”, non sia facile, qualcuno vedendo l’immagine che pubblichiamo ha persino immaginato di fare il bagno nella fogna.

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La denuncia di inquinamento, in questo caso specifico, arriva direttamente dal Presidente dell’osservatorio Ambientale della Locride Arturo Rocca, che questa mattina segnalava, quanto pubblicato, dalla spiaggia di Locri. Ora spetterà all’Arpacal analizzare le chiazze e rassicurare o no gli ignari bagnanti. In ogni caso speriamo che tutto si concluda nei pochi giorni in cui si è verificato lo sbalzo termico, perché se dovesse continuare, il danno per i turisti di prossimità o no potrebbe essere difficilmente recuperabile.

GM redazione@telemia.it 

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