Mer. Apr 24th, 2024



Si sta avvicinando il 22 luglio, data simbolo in cui l’Associazione Libera promuove “I Sentieri della Memoria”, una marcia fino a Pietra Cappa, nel cuore dell’Aspromonte e nel comune di San Luca, per ricordare Lollò Cartisano e tutte le vittime innocenti della ‘ndrangheta.
Dal 2003 il sentiero traccia il percorso di chi non vuole dimenticare, ripercorrendo i passi che un pentito descrisse nei dettagli per permettere alle forze dell’ordine di trovare le spoglie del fotografo di Bovalino, sequestrato il 22 luglio 1993.
Un percorso faticoso dal punto di vista fisico ed emotivo, ma liberatorio per chi è convinto che la memoria sia la base di partenza per non essere sommersi dall’indifferenza.
La memoria unisce, come ha unito chi ha camminato lungo il Sentiero che porta a Pietra Cappa. Negli anni centinaia di persone sono arrivate sulla jonica reggina da ogni parte d’Italia e dall’estero per percorrere, insieme, un sentiero di raccoglimento e di memoria che vuole diventare testimonianza e impegno. Durante il cammino, ogni anno, si ricordano, oltre a Lolló, altre vittime innocenti della ’ndrangheta, per abbracciare l’intera Calabria che continua ad essere colpita a morte.
Ricordare le storie di alcune vittime raccontate dai loro familiari, presenti alla marcia, è come camminare al loro fianco, porgergli una mano, tenendo vivo, con la memoria, il bisogno di lottare insieme per mettere fine alla mattanza.
Questo 22 luglio, però, non cammineremo in Aspromonte: da qualche tempo la strada, franata in molti punti, non è più percorribile. Già lo scorso anno abbiamo dovuto dimezzare il tragitto, non potendo quindi arrivare fino al punto in cui è stato ritrovato Lollò. Nonostante le ripetute richieste all’Ente Parco d’Aspromonte, da parte della famiglia Cartisano e del coordinamento di Libera Locride, il tratto di strada non è stato ripristinato e  la responsabilità di ‘accompagnare’ le persone che, in cerca di memoria, muovono i loro passi lungo quel sentiero è diventato troppo oneroso.
Se la Memoria è Impegno, allora la Calabria deve certamente impegnarsi di più; valorizzare e non mortificare un luogo che negli anni è stato percorso da centinaia di persone, le quali avevano la profonda convinzione che, attraversando l’Aspromonte, ci si riappropriarsi di un luogo meraviglioso, non più “covo dei sequestri” e dei Summit della Ndrangheta ma spazio di reale testimonianza ed impegno concreto. 
Il Comune di S. Luca si sta impegnando a ripristinare una parte di sua competenza, ma non può farsi carico di tutto il percorso. Auspichiamo che chi di dovere faccia il resto.
Quest’anno ricorderemo Lolló e le vittime innocenti il 22 luglio alle 21 con una messa  presieduta dal vescovo di Locri-Gerace mons. Francesco Oliva nella casa della famiglia Cartisano, luogo del sequestro.
Ci mancherà camminare lungo “I Sentieri della Memoria”, saremo orfani di un’esperienza che ci stanca ma che ci fortifica, da cui torniamo ogni volta cambiati e più vivi.

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