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Nella serata del 20 luglio scorso, in Melito Porto Salvo, il cittadino rumeno L.I.F., spalleggiato da due complici, si è avvicinato ad un’anziana donna che stava passeggiando per le vie del paese e le ha strappato di dosso la collana in oro per poi scappare a bordo di un’autovettura Opel Astra verso la statale 106.

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Immediatamente è scattato il dispositivo di controllo integrato del territorio che ha predisposto un accurato pattugliamento di tutta l’area con la predisposizione di posti di controllo finalizzati al rintraccio dell’autovettura segnalata. 

All’altezza del bivio di Annà, una pattuglia della Sezione Polizia Stradale comunicava di aver individuato un’auto sospetta e richiedeva l’intervento di altre unità in zona per procedere al controllo. L’immediata disponibilità di una autoradio della Stazione Carabinieri di Melito Porto Salvo, consentiva di procedere, congiuntamente ed in perfetta sicurezza, al fermo dell’autovettura all’interno della quale venivano identificati due cittadini rumeni, di anni 33 anni e l’altro di 20 anni, ed un cittadino bulgaro di 30 anni. All’interno dell’autovettura veniva rinvenuta la collana strappata all’anziana donna di Melito.

I successivi accertamenti, effettuati presso la Stazione CC di Melito Porto Salvo, con la collaborazione della Polizia Stradale e del Commissariato di P.S. di Condofuri, dove nel frattempo la donna rapinata si era recata per sporgere denuncia, hanno consentito di giungere alla identificazione del rapinatore che è stato riconosciuto.

I tre stranieri sono stati associati presso camere di attesa dell’Arma e della Questura da dove, nella mattinata di ieri, sono stati trasferiti presso il locale Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto. In quell’occasione il giudice ha disposto per tutti e tre i soggetti la detenzione in carcere per il reato di rapina impropria aggravata.

La tempestività e l’efficace coordinamento interforze dell’intervento ha consentito, in brevissimo tempo, di assicurare alla giustizia gli autori di un reato predatorio particolarmente grave per le modalità e la violenza perpetrata in danno di una anziana donna, soggetto particolarmente vulnerabile.

Reggio Calabria, 23 luglio 2019

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