Ven. Apr 19th, 2024

La grave situazione che si registra presso gli Uffici Giudiziari del Cedir, in particolare presso il Tribunale di Reggio Calabria ed a più riprese segnalata dai lavoratori e di recente portata in piazza con vibrate ed appassionate proteste, è oramai da attribuire non solo ad una serie di annose criticità, ma anche allinerzia della macchina burocratica e di coloro che sono preposti a farla rotare.
E Patrizia Foti Segretario Generale Territoriale della UILPA di Reggio Calabria a risollevare il problema e continuare la battaglia intrapresa e mai interrotta, contro quella inefficiente burocrazia che ad oggi, dopo ben quattro anni di lotte attraverso stati di agitazione, scioperi e manifestazioni pubbliche, ancora è ferma alla linea di partenza.
Purtroppo continua Foti tutte le richieste ed i solleciti sono rimasti inevasi e privi di riscontro, nessuna miglioria è stata registrata, molte le promesse e gli impegni assunti, ma nessun intervento è stato programmato o eseguito ne, tantomeno, si ha contezza di unimminente programmazione di interventi strutturali alledificio.
A prostrare ancora di più gli animi dei lavoratori, anche il mancato riscontro da parte della Dirigenza del Tribunale, di un tavolo di confronto, più volte richiesto e necessario a discutere, ai sensi dellart. 7 del C.C.N.L. sulle misure concernenti la salute e sicurezza sul lavoro.
La misura è colma incalza Foti – e la situazione è ormai al massimo livello di criticità, i lavoratori, gli operatori del diritto e i cittadini che si recano al CEDIR, ogni giorno corrono il serio e fondato rischio di imbattersi in oggettive condizioni di assoluto disagio e pericolo, come una sorta di roulette russa e, oltre a patire latavica carenza di personale, la durata degli orari di lavoro oltre la previsione contrattuale, i carichi di lavoro particolarmente eccessivi che concorrono a determinare un continuo stress da lavoro correlato, sono costretti a trascorrere la giornata lavorativa in ambienti insalubri e scarni delle più elementari norme di sicurezza, con infissi obsoleti ed in parte sigillati che impediscono il normale e necessario ricircolo dellaria, o precipitati sulle scrivanie, come già accaduto di recente allinterno della cancelleria GIP/GUP.

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A peggiorare la situazione anche la presenza di un elevato numero di faldoni depositati lungo i corridoi che, oltre ad appesantire la struttura delledificio, ostruiscono le normali vie di fuga e contribuiscono, assieme allo sversamento dei liquidi della condensa di alcuni climatizzatori, ad accentuare linsalubrità degli ambienti, in conseguenza anche della mancata disinfestazione di tutti i locali, nonostante le numerose richieste inoltrate sin dal 2017.
Tenuto conto chiosa Foti – che nonostante i diversi incontri della Conferenza Permanente, le numerose richieste di confronto ed i solleciti per la risoluzione delle criticità segnalate, ad oggi non si riscontrano ancora radicali soluzioni per affrontare i tanti problemi e le oggettive difficoltà in cui incappano giornalmente i lavoratori e che, comunque, non prescindono sul diritto alla salvaguardia della salute dei lavoratori.
Si ritiene quindi necessario conclude Foti nelle more di mirati interventi straordinari e particolari da parte dei competenti uffici tecnici del Ministero della Giustizia, atti a supportare la locale gestione delle emergenze, riprendere e proseguire lo stato di agitazione dei lavoratori con eventuale astensione successiva dalle attività istituzionali, richiedendo contestualmente un tavolo tecnico con il Prefetto di Reggio Calabria, a tutela di quella dignità e integrità fisica, oramai

calpestate da una disarmante e latitante amministrazione e da uno Stato che si può definire inosservante delle Leggi da lui stesso emanate.

Fabio Maragucci
Responsabile Ufficio Stampa
UILPA di Reggio Calabria

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