Ven. Apr 26th, 2024
Sono i primi anni 60 quando tra Modena e Reggio Emilia Beppe Carletti Augusto Daolio decidono di formare una loro band. L’esordio avviene nel 1963 e il nome scelto è Nomadi, denominazione scelta un po’ per caso ma forse anche per destino.

Nel 1965 esce il loro primo 45 giri dal titolo Donna la prima donna e un anno dopo inizia la collaborazione con un allora sconosciuto Francesco Guccini. Da questo sodalizio nascono canzoni che segneranno una tappa fondamentale nel panorama musicale italiano: Noi non ci saremo Dio è morto, diventeranno dei veri e propri stendardi per milioni di giovani. E nel 72 Io Vagabondo ancora oggi canzone simbolo della band e inno per diverse generazioni.

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Da questo momento inizia la scalata: partecipazioni televisive, presenza alle manifestazioni canore e numerosi lavori discografici che porteranno la band ad avere un riconoscimento ufficiale da parte di critica e pubblico.
Il lavoro dei Nomadi non si arresta negli anni nonostante le diverse sostituzioni all’interno del gruppo, ma al contrario riescono a rinnovarsi, modernizzarsi e trarre linfa musicale da ogni nuovo componente.

Sono passati 54 anni ma loro sono ancora lì: 90 concerti all’anno in tutta la Penisola con una media annuale di 1.000.000 di spettatori che comprendono bambini, genitori e nonni, creando così quello che si può definire il “popolo nomade”. Inoltre la band ha assunto anche la nomina di gruppo più longevo in Italia e prima di loro solo i Rolling Stone.

Dal 1993 al 2017 ha avuto luogo un evento, il “Nomadincontro – Tributo ad Augusto”, arrivato alla XXV Edizione, che vede come protagonista lo stesso gruppo, con l’intento di ricordare colui che ne fu l’ideatore e ispiratore: Augusto Daolio. Il cuore del Nomadincontro è l’assegnazione del premio “Tributo ad Augusto”, assegnato ad artisti italiani che si sono distinti per valore umanitario. Il riconoscimento è stato assegnato ai più grandi artisti italiani: Zucchero, Roberto Vecchioni, Biagio Antonacci, Franco Battiato, Daniele Silvestri, Pooh, Piero Pelù, Francesco Renga, Luca Carboni, Fiorella Mannoia, Enzo Jacchetti. Inoltre nel corso degli anni sono stati assegnati premi speciali: Don Gallo, Neri Marcorè, Luciano Ligabue, Umberto Veronesi, Don Antonio Mazzi, Marino Bartoletti.

Ad oggi il gruppo emiliano conta 52 lavori, fra dischi in studio, live e raccolte per un totale oltre 15.000.000 di copie vendute. Ma ci sono anche altri numeri importanti: 100 fans club dal Trentino alla Calabria che ogni giorno manifestano tutto il loro sostegno e oltre 150 Cover Band. Accanto a ciò vi è anche l’impegno umanitario che ha visto i Nomadi promotori di varie iniziative di solidarietà e numerosi viaggi benefici ( Per citare alcune tappe: Santiago del Cile, Gerusalemme, Chiapas, Perù, Albania, Vietnam, Sumatra, Brasile, Cambogia, Madagascar) che hanno portato all’incontro con personaggi del calibro di : Dalai Lama, Giovanni Paolo II, Yasser Arafat, Michel Sabbah Patriarca di Gerusalemme, Fidel Castro, Tara Gandhi. A ciò va aggiunto l’impegno sostenuto nella nostra terra: nel 2012 Beppe Carletti organizza il Concerto per l’Emilia a favore delle zone colpite dal terremo. L’evento ha visto la partecipazione di 1.189.896 persone ed ha contributo al ripristino di un’ala degli ospedali di Carpi ( MO) e di Mirandola ( MO).

Sempre nello stesso anno i Nomadi partecipano anche al concerto ItaliaLovesEmilia, per ribadire la vicinanza al popolo emiliano colpito dalla calamità.
Nel 2013 i Nomadi hanno festeggiato i 50 anni di Musica a Cesenatico, con una tre giorni di musica, incontri e solidarietà, proprio in quella riviera romagnola che ha dato l’input al loro esordio nel 1963.

Il 2014 è l’anno di “50+1” , il cd contenente 32 brani storici interamente rivisitati e 2 inediti. Il 10 giugno 2016 è uscito il doppio album “COSÌ SIA – XXIV TRIBUTO AD AUGUSTO” anticipato dal singolo “Così sia“.

A distanza di tre anni dal precedente lavoro, il 27 ottobre 2017 esce il nuovo attesissimo album di inediti dei Nomadi: NOMADI DENTRO. 

Il titolo carico di significato e fortemente voluto da Beppe Carletti, rappresenta a pieno l’identità della storica formazione emiliana. Allo stesso tempo è un album ricco di novità, tra tutte la presenza di Yuri Cilloni (voce della band dal 3 marzo 2017) e dall’importante contributo ai testi di Marco Rettani: elementi, questi, che portano una ventata di freschezza al nuovo capitolo discografico dei Nomadi.

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