Gio. Apr 18th, 2024
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UNA OCCASIONE PER FESTEGGIARE IL PRIMO ANNO DI ATTIVITA’ DEI VOLONTARI DEL CIRCOLO E DISCUTERE CON ASSOCIAZIONI E COMITATI DELLE EMERGENZE AMBIENTALI DEL TERRITORIO

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Si è conclusa “Ambiente in festa”, la tre-giorni organizzata dal Circolo Legambiente di Cittanova, che ha visto i volontari del Circolo (che da poco ha festeggiato un anno di attività) impegnati in un evento a 360 gradi sui temi più importanti su cui opera l’associazione ambientalista. Dalle Ecomafie alla mala depurazione, dai rifiuti alla valorizzazione della natura, dall’accoglienza al turismo sostenibile Legambiente Cittanova ha voluto organizzare questa kermesse per discutere delle questioni ambientali che interessano il territorio con altre associazioni e comitati locali con cui si è aperta una forte collaborazione .
Ogni dettaglio è stato curato per dare un forte messaggio al territorio, a partire dal luogo dove si è svolto “Ambiente in Festa”: la Villa Comunale “Carlo Ruggiero”, bene culturale di interesse nazionale, un patrimonio botanico la cui peculiarità, la presenza di specie originarie di tutto il mondo che ai piedi dell’Aspromonte, riescono a coesistere in un mirabile fitoequilibrio. Su questo palcoscenico verde è stato creato un salotto con materiale di scarto: “Abbiamo voluto dare anche visivamente il messaggio dell’importanza dell’economia circolare, un’economia che passa anche dal ridare vita a ciò che per molti è un rifiuto, dandogli un valore significativo” afferma il presidente del circolo, Maria Sorrenti. Il tutto è stato diretto da un’artista del circolo, Patrizia Trimarchi.
La tre-giorni è stata inaugurata con attività per ragazzi, laboratori di riciclo creativo, caccia al tesoro botanica curata dall’Associazione Pro-fondazione C. Ruggiero, un workshop fotografico e un corso micologico amatoriale organizzato dal Gruppo Micologico Ambientale e Culturale “Domenico Gioffrè”. Il secondo giorno è stato il cuore della manifestazione, in cui si è discusso di accoglienza dei migranti e di ecomafie. Giulia Chiarenza, coordinatrice del progetto ambulatorio EMERGENCY Polistena, ha evidenziato come i problemi nella Piana siano aumentati dopo la distruzione della tendopoli di San Ferdinando, documentata dall’esposizione fotografica di Luca Daniele. Parlare di accoglienza è una necessità dettata dall’aumento della presenza di migranti sul territorio, che spesso vengono visti come un pericolo da fermare, invece di favorirne l’integrazione.
Successivamente è stato presentato il rapporto annuale sulle ecomafie, preceduto da un monologo della SRC di Cittanova tratto dal film “I cento passi”. Alcune delle criticità della Piana di Gioia Tauro emerse riguardano i molti comuni in la raccolta differenziata è carente o del tutto assente, la depurazione continua da essere un tasto dolente, basti pensare che, dal Report di Goletta Verde 2019, la foce del fiume Mesima risulta inquinata per il decimo anno consecutivo, “tutto ciò richiede una risposta ferma, risolutiva”, afferma il presidente Sorrenti, come confermato anche dall’intervento del Comitato “7 agosto” di San Ferdinando.
“Parlare di ecomafie in un territorio così complesso è per noi un dovere – ha dichiarato Antonio Nicoletti della Segreteria nazionale di Legambiente – e bisogna farlo anche per chi, forze dell’ordine e magistratura ma anche semplici cittadini, sono impegnati quotidianamente in questa che rappresenta la prima emergenza sociale e civile della nostra Regione dove, purtroppo, le emergenze ambientali sono sempre le stesse a partire dall’annosa questione della depurazione che da anni non trova una soluzione positiva nonostante le risorse investite e l’impegno di tanti. Ma sebbene la Calabria rincorra sempre le stesse emergenze ambientali – conclude Nicoletti – in questo territorio ci sono energie positive che fanno ben sperare che la pervasività delle ecomafie e della ‘ndrangheta può essere contrastata perché esiste una volontà di reagire e agire positivamente come dimostra l’azione di Libera, della Cooperativa GOEL o di Progetto Sud in campo sociale e culturale, ma anche realtà imprenditoriali della green economy come la Fattoria della Piana o la EcoPlan che sono baluardi di legalità e punto di riferimento per tanti altri imprenditori del territorio”. Don Pino Demasi di Libera durante il suo intervento ha ripreso il messaggio sottolineato dal monologo iniziale della necessità dell’agire, che come diceva don Milani, “I Care”, mi interessa.
L’incontro si è concluso con un ulteriore premio conferito a GOEL e Progetto Sud per il loro impegno costante sul territorio. Le testimonianze portate e praticate da Vincenzo Linarello e da Maria Pia Tucci sono la prova tangibile che c’è una Calabria bella che deve essere valorizzata e che si prende cura del bene comune.
Durante l’ultimo giorno l’associazione “KalonBrion-hug a tree movement” ha dato a tutti il benvenuto a Zomaro, dove si è svolta un’escursione guidata nel cuore dell’Aspromonte. La tre-giorni si è conclusa con la partita plastic free, che ha visto il coinvolgimento dei servizi civili della Piana e l’associazione “Città dei mestieri”, i giovani hanno voluto lanciare un messaggio chiaro di richiesta di cambiamento.In tanti si sono impegnati a creare qualcosa di bello che lanciasse un messaggio forte. La presenza attiva dell’amministrazione comunale cittanovese durante la programmazione e quella di alcuni paesi della piana durante gli incontri,deve essere un messaggio propositivo,di una ricerca di cambiamento.
Da questa prima iniziativa è emerso come sia necessario smettere di pensare che i problemi ambientali non ci interessino da vicino, non tocchino il nostro vivere quotidiano. Il Circolo vuole dare slancio e costruire positività nel proprio territorio ecco perché vi è la forte volontà di riprendere il corso di giornalismo ambientale, che si tenne negli anni passati proprio a Cittanova, su iniziativa del Comune, del Parco nazionale dell’Aspromonte e de La Nuova Ecologia.
“Ambientate in festa” lancia un impegno forte al territorio: saper dare concretezza e gambe alla volontà di cambiamento sul territorio, che è forte e la necessità di fare rete con tutte quelle associazioni che con Legambiente intendono sensibilizzare gli altri e agire per il bene comune.

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