Mer. Apr 24th, 2024

“Vogliamo esprimere la gratitudine di tutti gli iscritti del Movimento Sociale Fiamma Tricolore alle forze dell’ordine e alla magistratura per il loro operato grazie al quale un po’ di pulizia è stata fatta all’interno della politica calabrese. Pulizia che avrebbero dovuto fare i partiti ed invece è toccato ancora una volta alla magistratura agire”.

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Sono queste le dichiarazioni di Francesco De Leo della segretaria regionale del Movimento Sociale Fiamma Tricolore la quale con orgoglio rivendica da sempre l’assoluta estraneità del movimento da personaggi e ambienti tanto loschi quanto poco raccomandabili. Estraneità che troppo spesso si manifesta con risultati elettorali deludenti ma che tengono alta la nostra bandiera e proteggono i nostri ideali di legalità e giustizia.

La politica calabrese – continua il segretario regionale – da troppi  anni in coma rischia oggi il tracollo totale agendo in una regione in cui non vi è un partito, tranne ovviamente il nostro, che non abbia conosciuto scandali ed arresti.

 

Non può poi mancare il commento alle reazioni dei partiti dei diretti interessati:

“rimaniamo sbigottiti delle affermazioni dell’On. Giorgia Meloni che, al contrario di ciò che predica in tv e sui social, dopo aver raccattato di tutto dal bidone dell’umido ora si lamenta per la puzza. Abbia un sussulto di dignità e ci restituisca quella Fiamma Tricolore che lei e i suoi sodali democristiani detengono  in vergognoso ostaggio dal lontano gennaio 1995”.

“Per non parlare del Partito Democratico i cui indagati ormai non si contano più, assimilabile ad oggi più ad una associazione a delinquere che ad un partito politico. I numeri degli indagati non temono smentita alcuna”.

Altro che sciogliere Casapound et similia! Se c’è un partito che in Italia andrebbe sciolto, visti i continui scandali dalla Calabria a quello di Bibbiano passando per il Csm citandone solo alcuni visto che la lista sarebbe troppo lunga, ebbene quello è proprio il PD!

 

“La Calabria ha dimostrato nei vari decenni l’incapacità dei suoi politici di governarla se non al servigio di ambienti mafiosi. Il suo popolo è tanto colpevole quanto i suoi rappresentanti, propria diretta espressione.

Perché dobbiamo negare la realtà? La Calabria vive una situazione da guerra a cui servirebbe la completa rieducazione culturale dei suoi cittadini alla legalità e al rispetto della legge!

Abbiano i partiti, tutti – conclude De Leo – un sussulto di dignità e di coraggio, azzerando ogni carica e togliendo di mezzo qualsiasi soggetto in odor di malaffare, giovani affaristi, consociativismi vari, legali o meno che siano”.

 

Giuseppe Minnella

Ufficio Stampa Fiamma Tricolore

Federazione di Reggio Calabria

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