Gio. Apr 25th, 2024

Il governatore del Veneto Luca Zaia interviene nelle trattative in corso fra le delegazione di PD e 5 Stelle per lamentare il ritardo accumulatosi sul riconoscimento del referendum che chiede l’autonomia differenziata per il Veneto.
Si tratta di circa 14 mesi,lamenta il disinvolto governatore della Serenissima e manda una sorta di diffida al governo che sta per nascere a fare presto. Lor signori del nordest hanno premura perfezionare il meccanismo, concepito con un referendum addomesticato, in base al quale il nord ricco e benestante esegue a proprio vantaggio uno scippo di risorse a danno del sud trattenendo a beneficio del nord quella parte del gettito fiscale che, attraverso il fondo di perequazione nazionale, è destinato alle regioni povere (certo non per propria scelta)del sud.

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E’ pur vero che la democrazia consente a un animatore di discoteche di scalare i livelli alti della politica fino a giungere alla guida di una regione importante come il Veneto ma la sfrontatezza di Zaia non può passare senza ricordargli che la democrazia è fatta di regole e vincoli che discendono direttamente dalla Costituzione. E la Costituzione sancisce uguali diritti essenziali a tutti i cittadini a prescindere dalle regioni in cui risiedono.Vengono definiti Livelli Essenziali di Prestazione (LEP) che debbono valere su tutto il territorio nazionale e riguardano particolarmente la sanità,l’istruzione,i trasporti,l’assistenza sociale e il welfare più in generale.
Si dà il caso che questi LEP non sono mai stati definiti dai governi nazionali e, nell’attesa di definirli, si è applicato,nella ripartizione delle risorse della spesa pubblica,il criterio della “spesa storica”,invenzione di quel Roberto Calderoli le cui prodezze di parlamentare leghista lo consegneranno alla storia per le “porcate” politiche ed elettorali che egli stesso si è attribuito come tali.
La mancata definizione dei LEP ha significato la sottrazione ovvero il gaglioffo e premeditato furto di 62 miliardi all’anno ai danni del sud in favore del nord ed il ritardo accumulato è di ben 10 anni.Altro che 14 mesi..In pratica le regioni ricche hanno rubato alle regioni povere con la connivenza dei governi nazionali.
Ora che il sud ne ha avuto consapevolezza,a dirla con il linguaggio aulico e aristocratico degli statisti padani,questa pacchia deve finire.

Lo dico anche a Zingaretti che sta concordando con i 5 Stelle il programma di governo.Abbiano un sussulto di dignità e di rispetto della propria storia e chiedano a Giancarlo Giorgetti,che passa per la faccia pulita della Lega, di smentire quanto denunciato da Marco Esposito nel suo prezioso libro “Zero al Sud” e cioè che proprio Giorgetti,presidente della commissione bicamerale che si occupava di elaborare l’articolazione del federalismo fiscale,ha promosso e tenuto riunioni “segrete” con i parlamentari del nord per elaborare meccanismi di calcolo della spesa pubblica finalizzati a sottrarre risorse al sud.

Ecco perché consideriamo la sfrontata lamentazione di Luca Zaia una provocazione che non può rimanere senza risposta da parte dell’Italia del Meridione. Soprattutto se gli altri tacciono o fanno i distratti.

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