Gio. Apr 18th, 2024

La vicenda scaturisce da dissidi risalenti nel tempo che trovavano, nell’aggressione alla donna, la scintilla che faceva scoppiare una vero e proprio raid punitivo nei confronti dell’impiegato.

Continua dopo la pubblicità...


IonicaClima
amaCalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Nel tardo pomeriggio di ieri, 31 luglio, personale della Compagnia Carabinieri di Girifalco interveniva ad Amaroni, presso l’abitazione di una 55enne. La chiamata all’utenza di emergenza 112 segnalava un aggressione in atto ai danni della donna da parte di un uomo.
Giunti sul posto i militari trovavano però in casa la sola donna che, ancora provata, raccontava l’episodio consentendo alla pattuglia di individuare il presunto aggressore, I.B. 44enne, celibe, impiegato. Lo stesso veniva rintracciato poco dopo presso la sua abitazione e sottoposto a controllo. Durante tali fasi la dimora dell’uomo veniva raggiunta da diversi parenti della vittima (almeno otto) che, nonostante la presenza dei Carabinieri, aggredivano l’I.B. con calci e pugni. Nel tentativo di impedirne il linciaggio, i militari venivano a loro volta colpiti dal gruppo inferocito riportando lievi contusioni. La pronta reazione della pattuglia, anche grazie all’intervento di ulteriori militari sopraggiunti in ausilio, consentiva di bloccare il gruppo scongiurando ulteriori tragiche conseguenze. Gli aggressori venivano quindi condotti in caserma.

Per quattro di loro

– I.F. (59enne, commerciante),
– I.G. (35enne, imprenditore),
– I.R. (34enne, operaio)
– O.G. (32enne, operaio)

tutti di Amaroni, si è proceduto all’arresto per i reati di violenza e resistenza a P.U. con le aggravanti delle lesioni e la presenza di più persone. Gli stessi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
La vicenda scaturisce da dissidi risalenti nel tempo che trovavano, nell’aggressione alla donna, la scintilla che faceva scoppiare una vero e proprio raid punitivo nei confronti dell’impiegato. Sono ancora in corso ulteriori attività per accertare le responsabilità penali degli altri soggetti coinvolti.

STRETTOWEB

Print Friendly, PDF & Email