Sab. Apr 20th, 2024

Il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria mette fine alle perplessità delle associazioni che avevano chiesto di annullare la tappa del tour. Per il Comune sulla spiaggia di Roccella quest’anno non ci sono nidi di specie protette da tutelare

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Non c’è nessun problema ambientale per il Jova Beach Party del prossimo 10 agosto a Roccella Jonica. Così mette nero su bianco il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, che con una nota ha risposto alle perplessità sollevate dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale, dopo la mobilitazione degli ambientalisti. Nelle scorse settimane, Legambiente Calabria, Lipu, Altura, StorCal e Caretta Calabria Conservation avevano presentato un esposto al Comune di Roccella Ionica chiedendo di annullare la tappa del tour o spostarla a fine agosto, in modo che non interferisse con il ciclo di riproduzione delle tartarughe marine.

Roccella, ricordavano gli ambientalisti, è al centro del litorale che da tempo si è convertito nell’oasi delle Caretta Caretta, che ogni anno arrivano sulla costa del litorale ionico per nidificare. E agosto, sottolineavano in aggiunta, è il delicatissimo momento della schiusa delle uova. Nella stessa zona poi, aggiungevano, si può ancora vedere il “fratino”, uccellino ormai a rischio estinzione, e sulla spiaggia di Roccella fioriscono ancora i rari gigli di mare. Tutti motivi validi, affermavano nella loro nota, per annullare o spostare il concerto. Rilievi che nella propria relazione l’Ispra ha preso molto sul serio e che il Dipartimento ambiente ha deciso di approfondire, ma che per il Comune sono totalmente infondati. Anzi, per l’amministrazione è la relazione dell’Ispra a essere poco attendibile perché basata solo su “documentazione bibliografica, studi in suo possesso e fotografie trasmesse da segnalazione ricevuta” e non su verifiche sul campo. Controlli, assicura il Comune, che invece sarebbero stati fatti nella fase di preparazione del “beach tour” e avrebbero portato a risultati di segno opposto.

L’amministrazione afferma che per l’associazione M.a.r.e Calabria, l’unica autorizzata al recupero, cura, ricovero e marcatura delle tartarughe, sulla spiaggia di Roccella quest’anno nidi non ce ne sono. Non ci sarebbero neanche gigli di mare, secondo un esperto incaricato dal Comune, mentre sono stati i carabinieri forestali ad assicurare che non c’è traccia di nidi di “fratino” in zona. Insomma, afferma il Comune, sulla spiaggia di Roccella non ci sono specie protette da tutelare. “Si ritiene che tutti i soggetti interessati abbiamo assunto ogni iniziativa utile per assicurare la tutela dell’ambiente” afferma la Regione. Ma i comitati della zona non si rassegnano.

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