Ven. Mar 29th, 2024

Tutto pronto in paese per celebrare la Madonna dei miracoli “Mamma Nostra” il cui culto, secondo la credenza popolare, rimane inossidato da 309 anni. Dopo l’intronizzazione di ieri, infatti, domani le celebrazioni in suo onore con la tradizionale processione che la mattina si snoderà nella parte bassa dell’abitato e, nel pomeriggio, dopo la messa in piazza del Popolo, attraverserà le vie del centro storico.

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L’artistica statua di scuola napoletana e serrese sarà portata a spalla da portatori “garantiti” dal parroco don Enzo Chiodo che, come richiesto dalla Questura, ha fornito l’elenco dettagliato dei nomi.

“Mamma Nostra”, definito un capolavoro tra i più importanti della scultura lignea del ‘700 in Calabria, abbinata a una fase processionale unica dove c’è la figura della Vergine con alcuni angioletti sistemati ai suoi piedi, realizzati a Napoli nella prima metà del ‘700. Poi, c’é la base molto interessante realizzata da un grande maestro serrese, Giuseppe Barillari, nei primi anni del 1800 che riproduce la base del famoso ostensorio detto “a Spera Randa”.

«L’abbinamento tra la scultura lignea e la base processionaria – dice Gianfrancesco Solferino, esperto d’arte sacra – fa di Mamma Nostra un qualcosa di unico. Un grande pinnacolo ligneo di gusto barocco dove la Madonna viene quasi sorretta da questo ricchissimo fogliame d’acanto completamente ricoperto d’oro, lavorato alla “filiciara”, secondo la tecnica serrese con la sovrapposizione di numerose scaglie di legno che simulano gli embrici delle foglie d’acanto. Mamma Nostra, poi, come le più belle statue del ‘700 napoletano, ha un lieve strabismo di Venere che è uno dei simboli della perfezione della Vergine. Per cui, quest’occhio leggermente non in asse non è un errore ma una cosa voluta. Tutto ciò che aveva una lieve imperfezione fisica si abbinava alla dea della bellezza».

Quest’anno sarà una processione arricchita dalla partecipazione di molti emigrati tra cui numerosi quelli di La Plata, Sydney e Perth. Presenza che rinsalda i rapporti con la terra natia grazie a Mamma Nostra che lega tutti i bivongesi sparsi nel mondo. Domenica, infatti, chi non è potuto venire a Bivongi seguirà la processione in Argentina, a La Plata si celebra da settantadue anni, e in Australia dove le comunità si sono corredate di una loro statua della Madonna.

Il programma civile prevede questa sera le sinfonie eseguite in piazza del Popolo dall’orchestra di Gioia del Colle e, nella tarda serata di domani, il concerto del cantante Giò di Tonno.

UGO FRANCO (Gazzetta del Sud)

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