Ven. Apr 19th, 2024
 

Non è stato un bel vedere. Si è riunita al palazzo municipale di Siderno, dopo un periodo abbastanza lungo, l’Assemblea dei sindaci della Locride per cercare di eleggere il nuovo esecutivo. Una seduta sofferta, iniziata a stento con un numero legale precario, ma forse con la segreta speranza di qualcuno che alla fine i lavori riuscissero a incanalarsi sui giusti binari e si concludesse in maniera positiva.

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Sono emerse però le solite spaccature, e non sono mancate dure prese di posizione, con qualche scontro verbale, come quello tra Aldo Canturi, sindaco di Bianco e Giovanni Calabrese, primo cittadino di locri. Per dirla in breve, comunque, senza entrare nel gioco delle parti, si è solo perso tempo, nei meandri di discussioni inutili per un’elezione che in ogni caso non avrebbe potuto aver luogo, perché i presenti erano nei momenti di massima affluenza appena 23 e il numero minimo per la elezione del presidente dell’assemblea è di ventotto unità, almeno nelle prime due votazioni.

Malgrado ciò da qualche parte si è tentato di forzare la mano e passare ugualmente alla votazione cosa che ha fatto allungare inutilmente il dibattito spostando il tiro sulla statuto che ormai è da considerare obsoleto e quindi bisognoso di modifica.

C’è stato anche chi, come il sindaco di Gerace Giuseppe Pezzimenti, ha cercato di ivertire l’ordine del giorno, mettendo da parte l’elezione dei presidenti per andare a parlare della situazione del Centro Radiologico di Siderno che è a rischio chiusura, con centoventi dipendenti che non prendono lo stipendio da tre mesi perché l’Asp non paga. E per parlare di alcune progettazioni con bandi della prefettura vicini alla scadenza fissata al trenta settembre. La sua proposta non è stata neppure presa in considerazione.

La seduta è ruotata sulla possibile (o meno) elezione dei presidenti e tra una ripicca e l’altra si è andati avanti pressocchè inutilmente con il presidente facente funzioni Cesare Deleo, sindaco di Monasterace, che si è dovuto barcamenare alla meglio tra i favorevoli alla votazione e quelli contrari per poi prendere atto che non c’era alcuna possibilità di andare voto. E inevitabilmente rinviare tutto ad altra data, forse tra 15 giorni.

Unica nota positiva, prima della chiusura, un voto unanime di solidarietà sulla situazione di crisi del Centro Radiologico, definita eccellenze di sanità privata della Calabria.

Esperito qualche tentativo di eleggere il direttivo…. senza numero legale

ARISTIDE BAVA

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