Ven. Apr 19th, 2024

È partita ieri a Locri nella palestra “Free Time”, nei pressi della stazione, una petizione popolare, lanciata anche on line, in difesa dell’ospedale di Locri. Battezzata ”Io non ci sto e firmo”, andrà avanti fino al 16 novembre. «L’iniziativa – ha sottolineato la promotrice Bruna Filippone, contitolare col marito della palestra – nasce dalla necessità di dare un concreto contributo alla causa, senza secondi fini e senza condizionamenti di alcun tipo. Auspichiamo che il senso civico di ognuno prevalga sulla rassegnazione a cui purtroppo ci stiamo abituando e che saremo davvero in molti a firmare».

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«Mia moglie – aggiunge il signor Ilario Capocasale, marito di Bruna Filippone – non riesce a darsi pace pensando e ripensando alla situazione gravissima in cui si trovano i cittadini della Locride. Vive con quotidiana angoscia sperando che non accada nulla a nessuno dei nostri affetti perché è consapevole che se ti senti male a Locri devi augurarti che sia qualcosa che ti passa da solo. Ieri sera le è scattata la molla. Ha deciso di organizzare una raccolta di firme per denunciare la situazione al ministro della sanità e alla procura della Repubblica. Non è la prima volta che vengono raccolte delle firme per la salvaguardia dell’ospedale ma questa volta ho la sensazione che i tempi siano più maturi rispetto alle precedenti volte».

Con la petizione, rivolta al prefetto, i firmatari chiedono al governo «di mettere in atto tutte le iniziative necessarie ad assicurare e tutelare il diritto fondamentale alla Salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione anche nella Locride». Si chiede quindi «il ripristino dei reparti chiusi e il potenziamento di tutti quelli in crisi; l’attivazione concreta delle procedure per l’assunzione dei medici, para-medici, infermieri, OSS,etc prevista dalla legge; la nomina dei primari a capo di ogni reparto; l’adeguamento delle strutture ospedaliere e territoriali e infine ogni ulteriore e auspicabile provvedimento al fine di scongiurare la chiusura».

Numerosi sono già stati i cittadini che hanno aderito all’iniziativa, e dai comuni limitrofi diverse sono state le richieste giunte alla signora Filippone dei moduli da sottoscrivere. Uno dei primio ad aderire è stato il sindaco Giovanni Calabrese: «Anch’io – ha sottolineato dopo aver sottoscritto la petizione- non ci sto e firmo. Da cittadino della Locride ringrazio di cuore Bruna Filippone e tanti altri amici per l’iniziativa a sostegno della sanità pubblica e del nostro ospedale».

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