Mar. Mar 19th, 2024

Niente gara d’appalto per la ristrutturazione, poche assunzioni, poco personale medico, nessuna programmazione, mancanza di fondi:la morte annunciata del nosocomio locrese.

 

L’incontro di questa mattina, alla Cittadella di Catanzaro, voluto dall’onorevole Dalila Nesci, con il Gen. Cotticelli, il vice commissario, i componenti della Commissione prefettizia guidata dal Prefetto Meloni, il neo Direttore Sanitario, Dott. Brai e alcune sigle sindacali si è protratto per oltre quattro ore. 

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«Oggi – fa sapere Giovanni Calabrese, primo cittadino della Città di Locri, in prima fila a difesa del nosocomio di contrada Verga- abbiamo, purtroppo, avuto conferma di quello che da anni denunciamo e certamente non possiamo addebitare le responsabilità agli attuali Commissari che da qualche mese gestiscono l’Asp sciolta per infiltrazione mafiosa. I dati emersi oggi rappresentano il disastro derivante dalla mancata programmazione e scarsa attenzione della politica nei confronti della Locride che confermano quel complotto che da anni denunciamo anche nelle competenti sedi giudiziarie. I numeri emersi sono drammatici. Mancano 90 medici e 61 infermieri, di cui 30 fondamentali per la sopravvivenza della struttura per scongiurare ulteriori ridimensionamenti dei reparti, come già successo in ortopedia. Servono, ma non ci sono, 700 mila euro per sistemare la sala operatoria del reparto di Ortopedia, per sistemare la sala per la risonanza magnetica e per l’adeguamento della pista per il funzionamento h 24 dell’elisoccorso».

«Il prossimo 31 dicembre – continua il sindaco- scade il finanziamento per la ristrutturazione dell’ospedale e non è ancora stata espletata la gara per la progettazione, mentre, fino ad oggi, ci era stato raccontato che si doveva espletare la gara per l’esecuzione dei lavori. Si rischia seriamente di perdere 14milioni di euro». 

Poi il paradosso racconta Calabrese: «Alcune assunzioni fatte in passato, circa 700 in tutta la Regione, sembrerebbero essere irregolari con rischio di revoca. 

Uno scenario veramente sconcertante che oltre a farci provare ulteriore rabbia e indignazione ha sconcertato lo stesso commissario Cotticelli rimasto letteralmente basito davanti alla drammatica situazione presentata. Lui stesso si prenderà qualche giorno per poter individuare una possibile soluzione». 

«Purtroppo in questi anni nessuno ci ha dato il giusto ascolto e questo è il risultato» – chiosa Calabrese-. La Locride è stato considerato solo un territorio dove attingere consenso e senza alcuna azione politica adeguata seguente. 

La perdita dell’autonomia delle nostra ASL voluta dal Governatore Loiero e le pessime e incapaci successive gestioni dell’Asp hanno determinato il colpo di grazia. 

Interessi politici ed economici hanno di fatto “sbranato” la sanità calabrese. Anche il decreto Calabria si è rivelato inadeguato. «Servono soluzioni urgenti. Non è possibile abbandonare il popolo calabrese – il sindaco non trova più le parole per richiamare l’attenzione su una emergenza che ormai dura da troppo tempo, mentre ringrazia l’onorevole Dalila Nesci per l’impegno e interesse riservato». 

«Serve – propone Calabrese- anche una commissione d’inchiesta speciale per accettare le responsabilità di questo assurda vicenda perpetrata sulle spalle degli incolpevoli cittadini calabresi che oggi si vedono privati del diritto alla salute sancito dalla Costituzione».

 

Locri, 18/10/2019

Ufficio Stampa

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