Sab. Apr 20th, 2024

I big azzurri fanno quadrato dopo il pronunciamento della Corte dei Conti sul Comune guidato da Occhiuto: avanti nella strada tracciata, priorità all’unità della coalizione ma il candidato governatore lo esprimeranno i forzisti

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Sangue freddo e nervi saldi. E’ questo l’atteggiamento che Forza Italia ha assunto nelle ore immediatamente successive alla decisione della Corte dei Conti di dichiarare il dissesto del Comune di Cosenza guidato dal sindaco Mario Occhiuto, candidato forzista alla presidenza della Regione. Ovviamente, tra i “colonnelli” azzurri c’è la consapevolezza dell’impatto politico del pronunciamento dei giudici contabili, impatto del resto già implicito nelle prime reazioni alla decisione, ma c’è anche la necessità di tenere il punto e di tenerlo fermo sul percorso finora messo in piedi in vista delle Regionali, sia dentro Forza Italia sia in rapporto agli alleati, sia a Roma e sia in Calabria. Dallo “stato maggiore” del coordinamento regionale di Forza Italia, infatti, si fa intendere che si terrà ovviamente nel debito e giusto conto dell’epilogo della verifica contabile al Comune di Cosenza, ma si fa intendere anche che era un epilogo comunque messo anche in preventivo. E soprattutto, i vertici calabresi di Forza Italia, nei loro primi contatti dopo la decisione della Corte dei Conti, avrebbero confermato la linea del resto già esplicitamente dichiarata negli ultimi giorni di polemica con la Lega sul nome di Mario Occhiuto: la linea, cioè, di andare avanti sulla strada tracciata e sul nome individuato, manifestando comunque nel frattempo la disponibilità a ragionare e lavorare su una strada e su un nome alternativi se necessario per preservare l’unità del centrodestra alle Regionali in Calabria, ma di non transigere sulla titolarità della scelta del candidato governatore in capo a Forza Italia. Perché questa titolarità – è il ragionamento dei forzisti – è il frutto di uno sforzo del partito regionale che i vertici nazionali di Forza Italia hanno avallato e “blindato”, e niente e nessuno può permettersi di interferire in questa dinamica interna, che vede i berlusconiani di Roma sostenere e rispettare i berlusconiani del territorio. “Il fatto che spetti a noi esprimere il candidato governatore non è negoziabile”, dice senza mezzi termini uno dei “big” regionali di Forza Italia. Insomma, gli accordi che secondo gli azzurri sarebbero già stati presi sul tavolo nazionale non sono minimamente in discussione, salvo che gli alleati non vogliano rompere la coalizione. Sotto questo aspetto, comunque i “colonnelli” azzurri non avrebbero manifestato particolare preoccupazione per la presa di posizione del commissario regionale della Lega, Cristian Invernizzi, che gli azzurri ritengono indicativa della strategia dei salviniani di “alzare il prezzo”: e comunque – spiega sempre l’alto dirigente di Forza Italia – nelle parole di Invernizzi c’è un riferimento al concetto di “gioco di squadra” che dimostrerebbe come non ci sia da parte leghista la reale intenzione di rivendicare anche la Calabria nello scacchiere nazionale, anche perché questo crinale diventerebbe pericoloso anche per la Lega, che ultimamente comunque in Calabria non sta brillando per particolare compattezza. Certo, nel complesso resta il dato di un centrodestra alle prese con una fase estremamente travagliata, anche se a renderla meno travagliata è l’atteggiamento “guardingo” e silenzioso di Fratelli d’Italia, che continua a fare lo spettatore davanti al braccio di ferro tra Forza e Lega, per non esasperare ed esacerbare ancora di più gli animi. Animi che restano tesi e che nelle prossime ore saranno messi alla prova in alcuni appuntamenti unitari che vedranno i tre alleati del centrodestra impegnati tra l’Umbria (oggi) e Roma (sabato).

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