Ieri sera è bastata un’ora di pioggia per mettere in ginocchio la città
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Fulmini, tuoni e pioggia. Tanta pioggia ieri sera tra le 19 e le 20 su tutto il territorio cittadino, e le strade sono diventate veri e propri corsi d’acqua. La situazione peggiore, probabilmente, è stata vissuta dalle famiglie che abitano nel quartiere marinaro. Quel che si era temuto, nonostante le ripetute assicurazioni di funzionari e progettisti Anas, si è verificato. I lavori a ridosso della fiumara Allaro, per la ricostruzione del ponte “ferito” nella notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre 2015 languono, e l’unica via d’accesso alle abitazioni nei pressi del mare si è trasformata in un canale: navigabile forse ma assolutamente impercorribile da pedoni e autoveicoli “terrestri”. E c’è preoccupazione, visto che a tarda serata la pioggia non accennava a diminuire.
Una situazione annosa per la quale non si riesce a trovare uno sbocco, come potrebbe (dovrebbe) essere la costruzione di un cavalcavia.
L’altra via d’accesso, quella emergenziale, unica consentita agli automezzi pesanti non è percorribile, perché su di essa insiste il cantiere preposto al recupero del viadotto. Eppure quando a chi sta portando avanti i lavori era stato sollevato il pericolo che si è registrato ieri, qualcuno ha risposto che erano state programmate anche le dovute precauzioni. Quali?
a.s.