Ammedolia va all’attacco:nessuno ci imbavaglierà. Belcastro ribatte a muso duro
Continua dopo la pubblicità...
Non ha ancora avuto sepoltura l’anziano deceduto lo scorso febbraio. L’uomo, ultranovantenne, era siciliano e viveva da anni a Focà di Caulonia. Aveva un amministratore di sostegno e, dopo il decesso, qualcosa si è inceppato. Nonostante i contatti tra amministrazione comunale, giudice tutelare e amministratore di sostegno, non vi è stato ad oggi nessun placet ufficiale alla sua sepoltura e il feretro, dopo il rito funebre, è stato posto nella cappella del cimitero di Marina di Caulonia, «per mera carità umana e cristiana», ha detto il sindaco Caterina Belcastro. «Per quest’amministrazione, che non può procedere motu proprio alla tumulazione della salma poiché vi è un soggetto preposto dalla legge ad espletare tale incombenza, dopo le «numerose sollecitazioni all’amministratore di sostegno affinché adempisse ai propri doveri (di legge ed umani), si è reso necessario sporgere formale denuncia all’autorità giudiziaria per i fatti penalmente rilevanti scaturenti dalla vicenda».
La vicenda, già per sua natura spiacevole, ha generato una querelle tra l’attuale sindaco e un ex primo cittadino, Ilario Ammendolia, il quale ha stigmatizzato l’accaduto. Dal canto suo Caterina Belcastro, pur dichiarando di farlo «con affetto», gli ha risposto ipotizzando che, «partendo da una questione umana e civile, lo scopo era quello, invece, di attaccare l’amministrazione su fatti di carattere prettamente politico».
Con la sua controreplica l’ex sindaco, sottolineando come avesse inizialmente chiarito di non essere alla ricerca di «responsabili», ha richiamato i doveri di un primo cittadino nel suo ruolo di ufficiale di governo e capo dell’amministrazione comunale e ha affermato di come a volte si abusi della parola “legalità”. L’ex sindaco, che si dice «sinceramente e sostanzialmente estraneo a qualsiasi schieramento», ribadisce che avrebbe voluto «solo e soltanto porre una voce di umana pietà ma se qualcuno però pensasse di metterci il bavaglio, di ridurci al ruolo di “cortigiano” oppure – ed è più grave – ha confuso il nostro pluriennale silenzio per viltà si sbaglia. E di grosso!».
Ferma la risposta della Belcastro: «Nessuno ha mai tentato di mettere “bavagli” ad alcuno e tengo a sottolineare che siamo aperti e disponibili a qualsiasi discussione e confronto nelle sedi opportune. Un umile consiglio: evitiamo inutili e sterili polemiche che non portano da nessuna parte e danno solo il senso di un astio francamente incomprensibile».
FONTE GAZZETTA DEL SUD