Gio. Apr 18th, 2024

L’attore dodicenne: «Come Marcello Fonte, che non dimentica mai le sue origini»

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È stato girato tra Ferruzzano, Staiti, Africo e Roghudi, il film “La terra degli ultimi” prodotto da Fulvio Lucisano e tratto dal romanzo di Pietro Criaco “Via dall’Aspromonte”, con la regia di Mimmo Calopresti. Il cast d’ eccezione è composto tra gli altri da Marcello Fonte, il reggino di Archi Palma d’oro a Cannes, Valeria Bruni Tedeschi e, Francesco Colella.

All’anteprima che si è tenuta nei giorni scorsi alla multisala Lumiere di Reggio Calabria, c’era anche il più giovane degli interpreti principali, Francesco Grillo un ragazzo di 12 anni di Benestare. Nel film interpreta Andrea. «Francesco è un ragazzo bravissimo – rivela Mimmo Calopresti – ed è bello vedere come i giovani abbiano desiderio di avvicinarsi al mondo del cinema. Soprattutto, è meraviglioso notare l’impegno delle famiglie nel seguire i passi artistici dei propri figli».

Marcello Fonte dopo l’anteprima ha voluto che tutti salissero sul palco. «Francesco – dice – vive in un piccolo centro dell’entroterra ionico, e non è facile provenendo da piccole comunità crederci e mettersi in gioco, mettendoci tanto impegno e tanta dedizione. Sono stato felice di lavorare assieme a molti ragazzini, calabresi come me. Francesco Grillo è molto bravo, ormai – sorride l’attore – fa parte del nostro gruppo, lo terremo con noi. Ha dimostrato bravura durante le riprese ma anche molto interesse a telecamere spente».

Lui, Francesco, è spigliato e disinvolto, ma rivela: «Mi sono emozionato molto. Abbiamo presentato il film anche a Milano e a Taormina ma vedere l’ anteprima a Reggio Calabria con i miei compagni di viaggio e i miei genitori è stata un’esperienza che non dimenticherò mai. Continuerò a studiare recitazione. Cosa posso dire ai ragazzi Calabresi? A credere in una Calabria di sogni, speranze e realtà».

E mentre pochi metri più il là, l’attore affermato, Marcello Fonte, corre ad abbracciare l’anziana madre («oh ma’, ti piaciu u film?») il debuttante Francesco conclude: «I genitori come i miei sono importanti per la crescita umana e professionale. A loro dico grazie, perché mi permettono di inseguire i miei sogni. Anche per portare ovunque il nome di Benestare, così come fa Marcello, che non dimentica mai le sue origini».

ROSELLA GAREFFA

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